Humator Curse of the Pharaoh

Gli italico/teutonici foschi distruttori sono al loro secondo full-length dal 2009, e dopo un’attesa così lunga è tornata una band più selvaggia che mai. Essere selvaggi però non significa andare all’assalto come bruti disordinati, anzi, qui abbiamo soldati ben organizzati, che utilizzano intelligenza gestionale dell’armamentario strumentale.

Jethro Tull The Zealot Gene

Dopo ben quattro album pubblicati da solista, tra i quali gli splendidi Thick as a brick 2 (2012) e Homo Erraticus (2014), Ian Anderson ritorna alla guida dei mitici Jethro Tull, gruppo che non ha bisogno di grandi presentazioni in quanto con diversi album di riferimento, è parte fondamentale della nascita e della crescita del […]

Comando Praetorio Sovvertire la Tirannia della Luce

 Il buio oppressivo e claustrofobico non è una semplice tematica, ma una essenza concreta di suoni e percezioni. Esordienti nel 2015 con un minicd (‘Divinità terrifiche’),

Anvil Metal on Metal

Faremmo un errore se pensassimo che l’Heavy Metal, siccome ebbe la rinascita europea soprattutto in U.K., non avesse parallelamente una spinta anche americana.

Creedence Clearwater Revival Mardi Gras

Il 1971, il 1972 e il 1973 sono anni ricchi per il rock, che imperversa in tutti i campi e in tante estetiche diverse, con una maturità ben maggiore rispetto al periodo precedente. Forse va considerato il triennio più importante degli anni settanta.

Jethro Tull Thick as a brick

 Insieme ad ‘AQUALUNG’ questo disco è il più importante della discografia della famosa band britannica. Ma la sua importanza va oltre il successo e l’abilità artistica dei musicisti, è anche il primo pezzo della storia a durare due facciate di vinile.

Aeternus Prophet Ruthlessness

Questa è una recensione di disco ucraino. Non è stato scritto durante la guerra ma è uscito comunque a marzo 2022, appunto mentre la guerra infiamma la nazione di provenienza di tale band. Musica estrema black/death con un growl secco e deciso.

Deep Purple Machine Head

‘HIGHWAY STAR’  è la song base dell’Heavy Metal che verrà. Riff in primo piano, pennata continua e 4/4 spianato come poi useranno fare Judas e Saxon col loro Power sporco.

Alex Carpani Microcosm (Roberto Sky Latini)

Il Prog-rock di Carpani si è andato modificando nel tempo. Quello che era agli inizi piuttosto tradizionale, anche se con input personali e di livello, è ora stato pulito da diverse “scorie” del passato. L’estetica è andata verso uno smantellamento della complessità favorendo una dialettica più essenziale.