Accept Restless and Wild

I teutonici Accept nel 1982 avevano al loro attivo già tre album da studio avendo esordito discograficamente nel 1979. Ma il boom arrivò con questo quarto lavoro, utilizzando una carica ben più esplosiva e corrosiva.

Alan Parsons From the New World (Recensione di Robertace Sky Latini)

Il famoso ormai mitico musicista britannico torna con un lavoro da studio e lo fa con molta tranquillità, usando atmosfere sognanti e soffici, senza voler troppo accentarsi dinamicamente, ma privilegiando paesaggi melodiosi.

ADE Rise of Empire

È sempre molto bello poter parlare di underground italiano, soprattutto se parliamo di death metal e ancora di più se è di quello fatto a dovere, capace di elevare il Bel Paese anche in questo campo.

Voluntary Mortification Suffer to Rise

Death metal ferale, oscuro, pesante. I suoni crepitanti e le cadenze mortifere rendono denso l’insieme percettivo. Growling e screaming si contendono il cantato, vincendo entrambi, ed entrambi soffocando l’ascoltatore con efficaci macinature stritolanti.

DTox Kurbak Project

Qui il mondo delle webzine centra co tutte le scarpe proprio.

BEHEMOTH Opvs Contra Natvram

Behemoth! Un nome che, oggi più che mai, suona altisonante, un nome che genera hype ovunque venga scritto o pronunciato, un nome che risuona largamente nel panorama del metal estremo e non solo da anni, ma esattamente di quali anni parliamo?

Machine Head Of Kingdome and crown

La recensione potrebbe partire e finire così: i Machine Head sono tornati e sono tornati alla grande, poiché questo disco riscatta Robb Flynn e soci da anni di uscite senza mordente e senza ispirazione. Ma, ovviamente, non finirà affatto così dato che i ragazzoni americani questa volta di carne al fuoco ne hanno parecchia.

Muse Will of the people

 New Born è stata la canzone con cui nel 2001 ho scoperto i Muse, poi Apocalypse Please nel 2003 e l’hit mondiale Starlight nel 2006.

Inner Missing Dead Language

Lingua morta, una sorta di omaggio a concetti e forme espressive che ormai abbiamo dimenticato, capacità evocative del pensiero scritto che risuonano ai bordi di una realtà e quotidianità che non sembrano avere tempo per tornare a confrontarsi con i versi trasposti in rima, di qualunque tipo essa sia.

Consecration Cinis

Oggi mi tocca un arduo compito: la recensione di un gruppo appartenente a quella fetta di metallo estremo ed oscuro, che probabilmente, tra le tante derivazioni del metal estremo, è il mio preferito: stiamo parlando del Doom/Death