Alex Carpani Band So Close, So Far
Se dovessi descrivere questo album con due aggettivi direi: coraggioso e spiazzante.
Se dovessi descrivere questo album con due aggettivi direi: coraggioso e spiazzante.
Gli anni settanta sono l’anima precisa di questo disco. La band norvegese si ritrova chiusa nella bolla temporale di un periodo lontano senza alcun contatto con l’oggi.
La musica che ronza è fastidiosa, ma se l’ ‘Intro’ è un po’ asettico, e anche settico visto il moscone svolazzante registrato, il resto del disco è tutto fuorchè fastidioso. C’è freschezza, solarità e divertente frizzantezza.
L’attesa per un nuovo disco di questo mitico gruppo britannico non può che essere piena di aspettative, anche se gli ultimi full-lenght prima di questo in qualche modo non sono mai stati all’altezza della fama.
Il Progressive Rock dei primi anni settanta era pregno di sperimentazione e di sonorità avanguardiste che si espandevano in approcci sia orecchiabili, sia toccando variabili meno ortodosse.
Prima cosa da dire: il piacere scorre fluido nell’ascoltare un disco fresco e ben impostato come questo. La band al diciassettesimo album supera la prova della vecchiaia e rende ancora fruibile la musica d’annata, quella anni settanta soprattutto, ma con anche puntate alle estetiche degli anni ottanta.
La NMB esiste dal 2015. Lo statunitense Neal Morse torna alla pubblicazione con tale sua band ultra-competente e sforna un album doppio che sembra spontaneo nelle corde di questo combo.
I Seldon sono un gruppo proveniente dalla lande fiorentine in attività sin dal 2008 si propongono come una band progressive rock nel più classico del termine,prendono il loro monicker da uno scienziato tal “Hari Seldon” che ha avuto il merito per essere il creatore della psicostoria .
Più di trent’anni sono passati da quell’epico esordio discografico, l’omonimo disco del 1981, quello con la bellissima copertina (il drago stilizzato sull’acqua che quasi gioca con una sfera uminiscente), disegnata da Roger Dean già protagonista indiscusso nel corso degli anni precedenti per le bellissime ed artistiche cover degli album degli Yes.