Linistit Evil Arises
L’italica band fondatasi nel 2012 per volontà del chitarrista ritmico Angelus e della cantante Triria, esordisce con un album le cui strutture sono quadrate, ben circoscritte, sebbene anche lunghe.
L’italica band fondatasi nel 2012 per volontà del chitarrista ritmico Angelus e della cantante Triria, esordisce con un album le cui strutture sono quadrate, ben circoscritte, sebbene anche lunghe.
Nel 1971, a due anni dal primo album dei Led Zeppelin, quando ormai l’hard rock era un dato di fatto (nello stesso anno uscirono il “IV” dei Led; “Fireball” dei Deep e “Master of Reality” dei Black), uscì l’esordio dei Dust, gruppo statunitense che non ebbe il risalto mediatico dei connazionali Blue Oyster Cult; Grand […]
Dopo un secondo Demo autoprodotto intitolato “Neverending Quest”, che suscitò parecchio interesse nella scena metal underground italiana, ed alcuni aggiustamenti alla line-up, i nostrani Vexillum giungono finalmente alla loro prima ufficiale fatica discografica intitolata “The Wandering Notes”.
Nel 1991, in piena era Grunge, esce uno dei monumenti hard più belli del Metal di quel decennio. Anzi, uno dei migliori della storia per originalità, potenza e fascino. Con questo album la band diventa punto fondamentale di riferimento.
Carlos Santana pubblica il venticinquesimo album, una sorta di nozze d’argento con la sua discografia ma gli anni spesi per lui sono molti di più.
Prima cosa da dire: il piacere scorre fluido nell’ascoltare un disco fresco e ben impostato come questo. La band al diciassettesimo album supera la prova della vecchiaia e rende ancora fruibile la musica d’annata, quella anni settanta soprattutto, ma con anche puntate alle estetiche degli anni ottanta.
La NMB esiste dal 2015. Lo statunitense Neal Morse torna alla pubblicazione con tale sua band ultra-competente e sforna un album doppio che sembra spontaneo nelle corde di questo combo.
La band di Liverpool, al settimo full-lenght dal 1988, è in forma; lo si sente dalla buona ispirazione del songwriting, dai riff macinati e dall’atmosfera emanata.
Il Melodic Death svedese della scena di Goteborg torna, con un settimo lavoro, per mano decisa e sicura del gruppo super-rappresentativo del genere. Ecco il nuovo degli At The Gates che rispetto agli esordi presenta un’anima più tecnica ed evoluta.
Nella più classica espressività del genere, la band australiana viaggia dentro una intensa compattezza greve, ma alcune singolari soluzioni utilizzate creano interessanti particolarità stilistiche.