Rabbit’s Hil

I Trick Or Treat sono una band modenese, che con questo terzo lavoro intitolato ‘Rabbit’s Hill’ prova a compiere il definitivo salto in alto verso la propria maturità artistica.

Sicuramente, rispetto al passato ed al precedente ‘Tin Soldiers’ la band è riuscita a dare ai brani una migliore arrangiamento ed una produzione più rocciosa ed heavy oriented. Infatti seppur fortemente radicato alle sonorità power teutoniche, il lavoro, stupirà più volte l’ascoltatore nelle armonie e nella realizzazione che alcuni brani hanno avuto. Più volte ci si ritroverà ad annuire a sonorità e chitarre mixate in perfetto stile statunitense, avvicinando qualche riff ai lavori di gruppi quali Armored Saint e Riot su tutti.

La grande caratteristica positiva che contraddistingue  ‘Rabbit’s Hill’ è che tutto il lavoro crescerà nella testa dell’ascoltatore con il passare del tempo perchè ci vorranno diversi ascolti per prendere la definitiva consapevolezza dei quattordici diversi scenari musicali che la band ha creato.

Supportata da alcune guest stars in fase di composizione tra cui spicca la splendida voce di Andre Matos in due brani,  la ‘collina dei conigli’ ha in ‘Premonition’ e ‘Prince with 1000enemies’ i suoi episodi migliori.Ottima l’intesa e la prova di tutti i musicisti che hanno realizzato ‘Rabbit’s Hill’ , con una menzione particolare alla voce di Alessandro Conti, singer del gruppo e già visto all’opera con i Rhapsody di Luca Turilli.

Il lavoro dei Carroliani ‘dolcetti o scherzetti’  può considerarsi in tutto e per tutto un successo: si tratta infatti di un album ottimamente riuscito, con un ospite d’eccezioni e, soprattutto, con dei brani che non potranno non essere non amati da ogni amante delle sonorità power e speed . La terza creatura del progetto italiano è indubbiamente la migliore prodotta dalla band di Modena e rappresenta un’uscita che ogni appassionato non dovrebbe lasciarsi sfuggire.

Matteo Chiocchi