Mist of Misery Severance

Pur avendo vissuto per un periodo della mia vita in Norvegia, non sono mai stato attratto dal Black Metal in nessuna delle sue declinazioni. Il suono approssimativo delle produzioni, le tematiche, la teatralita’, il corpse painting, l’iconografia, tantomeno lo screaming. Quindi la notifica di dover recensire una band svedese di Black Metal depressive/ symphonic mi […]

Skumstrike Deadly Intrusions

 Il mondo dell’estremismo sonoro, soprattutto per ciò che riguarda il metal e le sue derivanti, è davvero estremamente variegato ed è pieno di band, nel sottobosco, in grado di continuare una tradizione che è tipica del metal sin dalla sua nascita: l’ibridazione tra generi.

Hierophant Death Siege

Se penso agli Hierophant e alla strada che hanno percorso, mi viene in mente quando li vidi live per la prima volta nella mia città, era una serata che aspettavo da tempo, ma non ero lì per loro dato che gli Hierophant erano in apertura ai The Secret, di cui già avevo avuto modo di […]

Ryo Okumoto The Mith Of Mostrophus

 Era il 1995 quando venni folgorato dall’ascolto di The Light degli Spock’s Beard. Suite musicali straordinarie con fughe di Hammond e Mellotron melodiche ed improvise mixate ad impasti vocali incredibili e chitarre elettriche sincopate che si inseguivano sopra un tappeto ritmico infernale basso-batteria.

Sirrush Molon Labe

L’oscurità infesta l’atmosfera dell’ascolto. Questa italica band estrema cerca l’epicità infiammata e rutilante; scura sì, ma dinamica e convulsa, e non confusionaria.

Kiss Creatures of the Night

Delle numerose svolte della band New-Yorkese, quella del 1982 fu il mutamento che modernizzò il loro sound passando dall’hard rock all’Heavy Metal. Lo fece in senso americano e non della NWOBHM che imperversava in Gran Bretagna.

Accept Restless and Wild

I teutonici Accept nel 1982 avevano al loro attivo già tre album da studio avendo esordito discograficamente nel 1979. Ma il boom arrivò con questo quarto lavoro, utilizzando una carica ben più esplosiva e corrosiva.

Alan Parsons From the New World (Recensione di Robertace Sky Latini)

Il famoso ormai mitico musicista britannico torna con un lavoro da studio e lo fa con molta tranquillità, usando atmosfere sognanti e soffici, senza voler troppo accentarsi dinamicamente, ma privilegiando paesaggi melodiosi.

ADE Rise of Empire

È sempre molto bello poter parlare di underground italiano, soprattutto se parliamo di death metal e ancora di più se è di quello fatto a dovere, capace di elevare il Bel Paese anche in questo campo.