Vexillum The Wandering Notes

Dopo un secondo Demo autoprodotto intitolato “Neverending Quest”, che suscitò parecchio interesse nella scena metal underground italiana, ed alcuni aggiustamenti alla line-up, i nostrani Vexillum giungono finalmente alla loro prima ufficiale fatica discografica intitolata “The Wandering Notes”.

Soundgarden Badmotorfinger

Nel 1991, in piena era Grunge, esce uno dei monumenti hard più belli del Metal di quel decennio. Anzi, uno dei migliori della storia per originalità, potenza e fascino. Con questo album la band diventa punto fondamentale di riferimento.

Santana Africa Speaks

Carlos Santana pubblica il venticinquesimo album, una sorta di nozze d’argento con la sua discografia ma gli anni spesi per lui sono molti di più.

Styx Crash if the Crown

Prima cosa da dire: il piacere scorre fluido nell’ascoltare un disco fresco e ben impostato come questo. La band al diciassettesimo album supera la prova della vecchiaia e rende ancora fruibile la musica d’annata, quella anni settanta soprattutto, ma con anche puntate alle estetiche degli anni ottanta.

NMB (The Neal Morse Band) Innocence & Danger

La NMB esiste dal 2015. Lo statunitense Neal Morse torna alla pubblicazione con tale sua band ultra-competente e sforna un album doppio che sembra spontaneo nelle corde di questo combo.

Carcass Torn Arteries

La band di Liverpool, al settimo full-lenght dal 1988, è in forma; lo si sente dalla buona ispirazione del songwriting, dai riff macinati e dall’atmosfera emanata.

At The Gates The Nightmare Of Being

Il Melodic Death svedese della scena di Goteborg torna, con un settimo lavoro, per mano decisa e sicura del gruppo super-rappresentativo del genere. Ecco il nuovo degli At The Gates che rispetto agli esordi presenta un’anima più tecnica ed evoluta.

Beleth Silent Genesis

Nella più classica espressività del genere, la band australiana viaggia dentro una intensa compattezza greve, ma alcune singolari soluzioni utilizzate creano interessanti particolarità stilistiche.

Dino Fiorenza Basstardy

Questo è il nuovo disco del bassista virtuoso “Dino Fiorenza” che arriva dopo il fantastico debutto “It’s important” di qualche anno fa.

Mask Of Satan Underneath the Mire

Per quanto scandinavi, la loro ispirazione sembra americana, per esempio vicina ai Deicide. In questo secondo lavoro la trama è diretta anche quando cerca soluzioni diverse, si vuole arrivare in maniera subitanea all’ascoltatore.