Aurelio Follieri

Overnight

Aurelio Follieri – Overnight Qualche volta il lavoro di recensore offre delle piacevoli sorprese: per esempio quella di recensire il disco di un chitarrista nativo della nostra stessa regione, la Puglia.

E’ il caso di Aurelio Follieri, chitarrista di origine foggiana che, sotto l’etichetta Red Cat Records, pubblica l’interessantissimo Overnight. L’enfasi è data non solo dalla provenienza geografica dell’autore, ma anche dall’essenza del contenuto stesso, assolutamente atipico in un momento storico nel quale, navigando sul web, si può notare l’incredibile abbondare di fenomeni da baraccone, meglio noti come “guitar hero da cameretta” che riempiono i social con i loro video caratterizzati da tapping, pseudo-improvvisazioni con bpm che sfiorano l’assurdo con il solo scopo di ottenere un endorsement “X”: magari quello del Voltaren, utile a curare le tendiniti, inevitabili al termine di certi sforzi.

Ma cosa s’intende per “essenza”? Intendo un disco caratterizzato da brani che hanno un inizio ed una fine, uno sviluppo melodico accostabile con maggior naturalezza ad una parte di voce piuttosto che ad una di chitarra. Un uso composto e mai invadente degli effetti e, soprattutto, un uso intelligente del virtuosismo, retrocesso a mezzo d’espressione piuttosto che a fine ultimo. Il disco è stato registrato dal trio composto da Follieri (chitarra, ovviamente),  Valter Robuffo (basso) e Michele Santoleri (batteria). Presente anche il bass-hero Claudio Signorile sul brano Circle of Life, nonché brano di apertura del disco. Partiamo proprio dall’opening track: riff di chitarra clean con un pizzico di chorus (rigorosamente suonato con strato e con switch sul pickup al manico). Melodie in stile Satriani con richiami al bellissimo Cutting Bridges del nostrano Giacomo Castellano in quanto a playing.

Ritmiche caratterizzate da power-chords di stampo decisamente pop alternate a riff suonati sfruttando le ottave. Un debutto assolutamente promettente. Si prosegue con Euphoria, brano nel quale la gestione della dinamica e del tocco fa da padrona, in particolare nelle prime battute. A 01:20 la situazione cambia leggermente con un aumento della dinamica stessa e del gain. Viaggi nella terza dimensione in occasione del chorus prima di tornare a terra durante lo special e il solo. Dai suoni mi sembra d’intuire che, oltre Satriani il ragazzo ascolta anche Marco Sfogli (in particolare in Re-Marcoble) e, probabilmente, Thomas Blug. Bellissima la ballad Mary Ann, il cui tema ricorda lontanamente If I Could Fly di Satriani, o l’altrettanto bella To The Light che sembra uscita direttamente dalla colonna sonora di un videogioco Namco a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 00 (uno a caso: Ace Combat 2). Così come Heavy Ballad, perfetta sintesi tra sonorità pop e gusto rock.

Un disco che, a mio avviso, merita un ascolto. Forse due. Facciamo tre. Navigando sul web ho avuto modo di leggere che il lavoro è stato registrato quasi interamente in casa, escluse le tracce di batteria. Il che fa assumere un valore aggiuntivo al prodotto finale che risulta ben composto e gradevole.. e che fa anche venir voglia di attaccare la chitarra e suonare fino allo sfinimento

Stefano Pavone

Red Cat Promotion
www.facebook.com/relioguitar

Circle Of Life
Euphoria
One Step
Flyin Hight
For You
Voices
Mary Ann
Goliath
To the Light
Mechanical Heart
Anarchy
Heavy Ballad
Mournig Breeze
Majasty

Aurelio Follieri –  guitars
Valter Robuffo  – bass
Michele Santoleri  – drums