Blue Oyster Cult The Symbols Remain
Ogni tanto arriva un disco di dinosauri del passato e in molti casi, non pochi, scopriamo che sono capaci di costruire ancora grandi dischi.
Ogni tanto arriva un disco di dinosauri del passato e in molti casi, non pochi, scopriamo che sono capaci di costruire ancora grandi dischi.
È proprio il caso di dirlo , dalla nebbia del passato ho ritrovato (mai termine fu più calzante quasi fossi un indiana jones della musica), il disco dei Century of luxor.
Sapete che c’è e se dico questo sono sicuro che molte redazioni siano d’accordo, c’è che nel marasma generale della montagna di materiale che ci arriva a volte succede che magari qualche band ci sfugge.
Interessante nuova proposta per questo trio di Orvieto(Terni), già recensiti da me medesimo nel 2016 per tre riviste Tempiduri, Rock by Wild e Roma di Metallo.
Il jazz rock italiano ha vissuto momenti di gloria nel decennio precedente quando ad esempio ascoltare musicisti come il grande Roberto Gatto ed i suoi Lingomania andava quasi moda e gruppi come i romani Virtual Dream ci hanno regalato grandi momenti sia dal vivo che su disco.
I Trick Or Treat sono una band modenese, che con questo terzo lavoro intitolato ‘Rabbit’s Hill’ prova a compiere il definitivo salto in alto verso la propria maturità artistica.
E’ sempre un piacere vedere che alcune band italiane dopo anni ed anni di militanza underground han finalmente iniziato a spiccare il volo. E’ questo il caso dei Clarvoyants che con il loro secondo disco d’inediti han fatto capire che il periodo fatto di sole cover è di gran lunga finito.
Quest’anno, molte sono state le uscite discografiche dedite a questo magnifico genere musicale che risponde al nome di AOR.Molti album sono risultati davvero piacevoli, trasudando classe, ottimi arrangiamenti e melodie vincenti.
Gli Axiom gruppo proveniente dalle lande campane si propone con un genere diviso tra progressive metal ed il thrash della bay area, alternando le parti vocali con growl e clean vocals.