DTox

Kurbak Project

Qui il mondo delle webzine centra co tutte le scarpe proprio.

Scusate se vi pare strana questa introduzione, ma in effetti è proprio da tempi duri che nasce questa recensione, ma soprattutto da un mio annuncio in cui cercavo e cero tutt’ora gente seria e motivata per fare recensioni. In pratica Emanuele Galanti voce dei DTox band capitolina sottolineiamolo, si è fatto avanti per l’interessamento della mia proposta, abbiamo iniziato questa collaborazione fruttuosa debbo dire, ed è venuto fuori che lui è il cantante di questa band che ha da circa un anno pubblicato questo debutto davvero molto interessante. La qualcosa mi ha fatto davvero piacere ed avendo finalmente potuto ascoltare il disco posso dire che questa è una band che spacca. Dico questo per vari motivi, uno è che il disco è un debutto da botto a colori, non solo il disco in questione è un concept, (cosa assai complicata da realizzare), se consideriamo il fatto che si tratta di un debutto assoluto.

Altro fattore non meno importante è la scelta dell’argomento molto serio tra l’altro,perché come si potrebbe pensare i D Tox hanno un argomento diverso dal solito essendo andati a finire in un filone che niente a che vedere con ciò che ascoltiamo ultimamente con i vari concept in stile sci-fi, anche se qui la storia  potrebbe essere tranquillamente in questo mondo ambientandola magari in un luogo di un altro pianeta magari. Quindi siamo di fronte ad un disco diverso dagli altri, sia per la narrazione sia proprio per le canzoni che fanno parte del lavoro. L’argomento scelto per questo disco ha a che fare con il progetto Kurbak progetto creato dalla CIA (Il Kubark Counter intelligence Interrogation è un rapporto di 126 pagine basato su ricerche e inchieste scientifiche condotte da specialisti (contiene un’approfondita bibliografia) e redatto per l’addestramento all’ottenimento di informazioni di intelligence utili e necessarie alla sicurezza nazionale.Il manuale è strutturato in dieci parti nelle quali vengono analizzate le figure dell’interrogato e dell’interrogante, lo screening (indagine, verifica) e i preliminari all’interrogatorio, le tecniche di controspionaggio (CI – counterintelligence) non coercitive e quelle coercitive in caso di “fonti resistenti” (resistant sources). Lo studio inizia con la trattazione dell’interrogatorio in generale (parti I, II, III, IV, V, VI) e continua con l’interrogatorio di controspionaggio (VII) e dell’esame di fonti resistenti (VIII, IX, X).

Il testo è stato diffuso con numerose parole e righe censurate; sono presenti parole in codice, alcune delle quali svelate, come Kubark che indica la CIA, MKULTRA cioè un progetto segreto della CIA (terminato nel 1973) per realizzare esperimenti sul controllo della mente umana, odenvy che sarebbe l‘FBI (Federal Bureau of Investigation)). Wikipedia   N.D.R.  da questo argomento ne sono stati tratti dei film “The Mauritanian” e “The Manchurian Candidate”.“Note legali a parte”, il disco dei Dtox è un disco interessante da prendere un po’ con le pinze per l’argomento trattato ma anche per la musica che la band vuole fare, che potremmo collocare nella scena bay area con i Metallica Exodus Anthrax  Testament  a farla da padrone senza però disdegnare alcune influenze alla Megadeth questo è quello  che dobbiamo aspettarci. Malgrado musicalmente sia diretto su di un genere principale notiamo che la band ha voluto diversificare il suono cercando anche di ambientare l’ascoltatore catturando la sua attenzione con rumori che introducono le varie canzoni questo non in tutte ovviamente ma tutto è atto ad introdurre meglio l’argomento. Nel disco è presente anche una canzone strumentale messa li non a caso ma per quel che mi riguarda utile a staccare dalla storia forse “troppo intensa”per chi magari non è abituato a storie forti, parlo di “Splinter of insane lucidity”. Quello che colpisce di questo lavoro è la coesione della band che appare compatta e mai disunita a favore di omogeneità del songwriting sebbene con le sue intricate situazioni ci da la possibilità di una fruizione musicale soddisfacente. Il tutto a favore di una potenza esecutiva frutto di un gran lavoro in sala prove.

Un cenno alla parte grafica di” Kurbak..”è doveroso, la sua immagine di grande impatto inevitabilmente cattura l’attenzione. Il disegno ritrae in primo piano una testa campeggiante in un fondo nero circondata da altre teste tutte uguali si ha la sensazione di stare in una stanza di specchi che duplica la stessa immagine concettualmente viene trasportato in immagine quello che è la musica e l’argomento trattato. La copertina è stata realizzata la copertina a matita da Anna Legge.In conclusione questo è un disco che va compreso nella sua interezza, e per fare questo una volta che il tasto play è stato premuto bisogna mantenere viva l’attenzione per non perdersi nei meandri della pazzia che vedrete vi prenderà poco alla volta ,ma vedrete che poi rimarrete sopresi e soddisfatti da quanto ascoltato.

P.S. questo è un disco che ha bisogno di svariati ascolti forse può colpire già al primo ascolto, ma per la sua completa comprensione dovrete farlo crescere dentro di voi per raggiungere un apice  di immagini distorte e malate se volgiamo ma dal grande fascino evocativo.

Stefano Bonelli    

Volcano Records
www.facebook.com/dtoxroma

Twilight Bravado
The Revolution Oracle
Rorschach Maze
Big Bad Block
Psycko Wacko
Splinter of Insane Lucidity
Deceitful Divinity>
Nothing Behind Those Eyes
Judas Goat
Oxyuranus

Emanuele “Mr. Hellvis” Galanti – vocals,
Paolo “Dr. Phibes” Caucci – guitars,
Fabio “FX” Capulli – bass
Riccardo “Rick Rock” Macrì – drums