The Hu Ramble of Thunder
Vaste distese, un mondo per certi versi ancora misterioso e lontano per noi occidentali. Dalla Mongolia arriva un album interessante che suona etnico, non particolarmente heavy, però con tanta struttura metal al suo interno.
Vaste distese, un mondo per certi versi ancora misterioso e lontano per noi occidentali. Dalla Mongolia arriva un album interessante che suona etnico, non particolarmente heavy, però con tanta struttura metal al suo interno.
Andiamo a Verona dove Andromeda Relix, Heart Of Steel Records producono il nuovo album degli Spitfire MKIII intitolato “‘Shadows Phantoms Nightmares’.
Andiamo in Canada specificatamente a Montreal, dove un quartetto nuovo di zecca ovvero i The Occult portano alla luce il loro album di debutto e pensano che questo disco sia il primo passo di quello che sperano sia un lungo viaggio.
Per una di quelle rare congiunture astrali che capitano di rado nella vita, ebbi, anni fa, l’onore di conoscere Tony Dolan. Una sera come tante in sala prove con gli Helligators sentimmo bussare alla porta e quando aprii mi trovai davanti ” Demolition Man” che voleva farci i complimenti.
“In questo album, abbiamo condiviso tutto ciò che volevamo. Nessun segreto, solo sentimenti.” Quest’affermazione è la descrizione dell’ultimo album dei 17 crash band originaria di Livorno che porta alla luce l’album “Stamina”.
Gli americani in questione tornano e ancora una volta dimostrano chiarezza d’intenti e ispirazione messa perfettamente a fuoco.
Dopo l’ottimo lavoro del 2017, quel ‘Will of the Strong’ che vedeva la band in una delle loro migliori forme, oggi torna ancora l’ottimo con un prodotto macinatore di riff che tiene bene la strada grazie ad una verve tonica davvero notevole.
I Bardomagno sono gli eredi di Elio e le storie tese in maniera diversa certo essendo modernamente antichi con il loro modo di suonare e costruire la loro musica fatta di mashup ma anche di brani originali ed anche una voglia prorompente di divertire e a divertirsi con le loro storie raccontate in modo ironico.
La band austriaca è tornata in questo 2022 con la sua solita forma elegante. Tale undicesimo full-lenght racconta il concetto di paradiso fornendo musica di ampio respiro, non particolarmente complessa ma comunque enfatica e piena di atmosfera.
Una copertina demoniaca color rosso sangue è stata scelta per l’ultimo lavoro di Bloody thirsty demons musicista heavy metal ispirato da band come Death ss, Paul Chain, king Diamond e mercyful fate.