Municipal Waste

Electrified Brain

Momento revival, momento in cui la memoria torna ai bei tempi che furono, sempre perché ci piace pensare che ciò che abbiamo alle spalle sia meglio di ciò che abbiamo davanti, una vera e propria romanzata di ciò che realmente era. Però questo andirivieni tra presente e passato ci fanno stare bene, ci fanno divertire e pensare di poter tornare ad essere un po’ cazzoni come un tempo; in questo ci aiuta parecchio la musica, soprattutto il thrash metal, che vive continuamente di corsi e ricorsi storici: che sia uguale a se stesso oppure no poco importa, ciò che conta è che continui a farci divertire e scapocciare come matti, in barba alle nostre povere vertebre cervicali.Il bello dei revival è che non ci sono sorprese, sai esattamente cosa aspettarti e come viverlo e se in alcuni momenti può sembrare noioso, in questo caso il divertimento è assicurato.Tutto quello che ho descritto è per magnificare il ritorno sulle scene, dopo ben cinque anni, se non si tiene conto dell’EP datato 2019, di uno dei gruppi più divertenti, scanzonati e debosciati che abbia mai calcato i palchi mondiali, stiamo parlando dei Municipal Waste e della loro ultima fatica in studio Electrified Brain.Il gruppo di Richmond, Virginia, torna a trastullare le nostre orecchie con il suo velocissimo e compattissimo crossover thrash di chiara ispirazione Anthraxiana e lo fa nel miglior modo possibile, restando pienamente se stesso: zero compromessi, zero fronzoli, zero picche d’angelo e tanta tanta compattezza sonora, tanta velocità e tanto divertimento.

Chi conosce i Municipal Waste sa esattamente cosa aspettarsi, non c’è nessuna novità tra le tracce di Electrified Brain e va benissimo così, perché il disco è fresco, ispirato e assolutamente straight in your face senza inutili chiacchiere. L’unica novità che si può subito notare è la produzione, questa volta affidata ad  Arthur Rizk, che ha prodotto gli immensi Power Trip tra i tanti, che riesce a dare una compattezza e una pulizia maggiori al tutto, facendo in modo che il disco suoni abbastanza moderno ma con un grande occhio per le splendide produzioni dell’epoca d’oro del thrash e credo che li abbia anche consigliati su come caricare di granitici groove i brani, suggerendo rallentamenti e break con ripartenze alla velocità della luce.C’è da dire, ad onor del vero, che questo Electrified Brain in molti momenti strizza l’occhio alla scena heavy classica, infatti in molti frangenti le chitarre si lanciano in armonizzazioni tipiche del genere e anche alcuni soli rimandano molto al classic metal, il che fa risaltare ancora di più i momenti pestoni thrash/hardcore e il contraltare fatto dall’ugola alla carta vetrata di Tony Foresta, che non solo non si risparmia ma riesce ad essere più incisivo che mai: insomma una prestazione spettacolare di tutta la band, supportata da una produzione veramente azzeccata capace di dare un gran risalto a tutti gli strumenti, con particolare attenzione anche alla sezione ritmica: il risultato è una vera bomba capace di esplodere in faccia a chiunque si metta all’ascolto.

Non servono molte altre parole per descrivere questo platter: crossover thrash nella sua forma più pura, divertente come non mai, prodotto alla perfezione, con grandi brani e una grande prestazione compositiva e strumentale. Sa di già sentito? Sicuramente, ma che importa se ci permette di passare una mezz’ora di totale spensieratezza e decompressione.

Volete un consiglio? Ascoltate questo disco, supportate i Municipal Waste perché abbiamo bisogno di tornare a sorridere e loro sono capaci di strapparci grandi sorrisi.

Daniele “Darklordfilthy” Valeri

Nuclear Blast
www.municipalwaste.net

Electrified Brain
Demoralizer
Last Crawl
Grave Dive
The Bite
High Speed Steel
Thermonuclear Protection
Blood Vessel – Boat Jail
Crank The Heat
Restless and Wicked
Ten Cent Beer Night
Barreled Rage
Putting On Errors
Paranormal Janitor

 Ryan Waste – guitar
Dave Witte – drums
Landphil – bass
Tony Foresta – vocals
Nick Poulos – guitar