Century Of Luxor A Voice Until the end
È proprio il caso di dirlo , dalla nebbia del passato ho ritrovato (mai termine fu più calzante quasi fossi un indiana jones della musica), il disco dei Century of luxor.
È proprio il caso di dirlo , dalla nebbia del passato ho ritrovato (mai termine fu più calzante quasi fossi un indiana jones della musica), il disco dei Century of luxor.
Sapete che c’è e se dico questo sono sicuro che molte redazioni siano d’accordo, c’è che nel marasma generale della montagna di materiale che ci arriva a volte succede che magari qualche band ci sfugge.
La bellezza estetica di certi gruppi progressive diventa sostanza artistica pregnante anche se gioca con sonorità già conosciute, ma ciò è possibile se si ha una personalità che attinge da un quid d’ispirazione.
Registrato durante i mesi di lockdown, Surrender of Silence è il ventisettesimo album in studio di Steve Hackett, chitarrista e compositore storico dei Genesis, con cui è stato in line-up dal 1971 al 1977, per poi intraprendere la carriera solista.
Inizio subito con dire che Tony Kaye è stato il primo tastierista degli Yes e già con questa affermazione possiamo intuire la grandezza musicale dell’artista di cui parliamo. Con lui gli Yes incisero oltre ai primi due album, Yes (1968) e Time and a Word (1969), i due capolavori The Yes Album e Fragile.
Lavoro numero 34 per i mitici Hawkwind capitanati sin dal 1969 dall’inossidabile leader Dave Brock, protagonisti e fondatori dello space rock pù estremo che nel corso del tempo, altri artisti seguiranno e svilupperanno a loro piacimento.
Torna nel 2021, con un altro bel prodotto, il gruppo britannico, e se sono passati quattro anni da ‘Cryptoriana’, il vuoto è stato riempito nuovamente di qualità.
Questo disco fa quarant’anni. Il 10 novembre del 1981, in piena pandemia metallica (N.W:O.B.H.M.) la band non se ne accorge e pubblica un disco strano per l’epoca, e strano anche per la concettualità della stessa band fino a quel momento su altre coordinate.
Seriously Deep è il nuovo album dello straordinario musicista uruguaiano Beledo. In questa nuova registrazione, Beledo mostra il suo talento come polistrumentista.
Il 10 novembre esordisce il combo più irruento e sporcaccione del metal, nichilismo e attitudine sexy la fanno da padrone, e l’album ‘Too fast for Love’ accende una miccia che farò deflagrare un successo fiammeggiante.