Majestica Power Train
Quando si cura così bene l’estetica e la si colora in maniera energica, con tanto di ritmiche scoppiettanti, ci si può trarre in inganno per ciò che concerne la sua pregnanza.
Quando si cura così bene l’estetica e la si colora in maniera energica, con tanto di ritmiche scoppiettanti, ci si può trarre in inganno per ciò che concerne la sua pregnanza.
E così anche i grandi del passato tricolore annunciano la loro fine-carriera, un album e un tour che mettono la parola fine ad una suggestiva avventura. Tredici opere da studio dal 1987; possiamo considerare questa realtà nostrana come una delle dieci più importanti del panorama metal italico,
L’esistenza di un progetto come questo ha di nuovo un senso, tale è la sua pregnanza, che scrivere un disco non fulgido perderebbe il significato della sua esistenza; più che in qualsiasi altro disco deve perciò essere evitata la presenza di filler.
Che questo combo italiano non possa ridursi a poca cosa è indubbio; la qualità infatti viene fuori sebbene in questa pubblicazione ci siano varie deboli escrescenze. L’album risulta apprezzabile con alcuni picchi rilevanti, ma è certo minore rispetto alle loro cose del passato.
La vita dei Dream Theater prosegue il proprio corso, e la speranza di riavere un nuovo album di qualità viene soddisfatta. Finalmente dopo un periodo non proprio d’oro, per quanto mai squalificato, ci si solleva ai livelli carismatici. Qui ritroviamo verve ed ispirazione.
Tra i gruppi più rappresentativi della scena NewWaveOfBritishHeavyMetal ci furono anche questi britannici sebbene esordienti discograficamente solo alla fine del periodo (1983). La loro capacità compositiva non sarà stata artisticamente sempre di livello massimale, ma negli ultimi tempi la loro verve appare di nuovo ispirata e gustosa
Con il nuovo album degli italiani Labyrinth abbiamo una invitante spruzzata di freschissimo Power Metal, suonato secondo quella via italiana che loro stessi hanno plasmato. Sicuramente è tornata la durezza del passato conservando in toto però ogni senso melodico già da loro sperimentato.
Nuovo lavoro per i Tenebrae band genovese in attività ormai da vent’anni ma malgrado la doppia decade non si può certo dire che la band sia particolarmente prolissa in fatto di pubblicazioni discografiche, essendo questo nuovo album fresco di pubblicazione solamente il loro quarto intitolato Loss.
Questo nuovo album dei Grave Digger è di impostazione teutonica dall’inizio alla fine. Musica compatta, granitica e diretta. Che si sia tedeschi è quindi esplicito, chiaro in maniera naturalissima. Un disco che supera di gran lunga la qualità del penultimo ‘Symbol of Eternity’ (2022) che aveva diversi brani non perfettamente a tono.
Mondo un po’ particolare quello dell’ Hardcore, sicuramente un mondo bellissimo costituito soprattutto da sostanza e attitudine e non poteva essere altrimenti, essendo intimamente legato al punk; ma è un un mondo che contiene dentro di se altri mondi più piccoli