Zephiro

Baikonur

Un disco davvero impressionante quello degli Zephiro, band romana attiva dal 2002. Il titolo dell’album è Baikonur ed è uscito il 25 febbraio 2022 per kuTso Noise Home / Artist First.

Il titolo si riferisce al cosmodromo da cui partirono le missioni spaziali sovietiche tra cui quella della cagnetta Laika.L’album ci porta in un viaggio post-punk, new wave evocando immagini infinte e sublimi. Questo grazie agli arrangiamenti più che azzeccati, in una dimensione filo anglosassone: evidenti i riferimenti a band come The Cure, Tears For Fears, U2, Joy Division ma anche qualcosa di contemporaneo come Interpol ed Editors ed italiano come Diaframma e Verdena.

I testi sono efficaci, ricchi di immagini e di suggestioni. Ci si ritrova in un mondo nostalgico ed evocativo anni ottanta, come nel periodo di Siberia dei Diaframma. Possiamo  dire che il tentativo è riuscito al 100%. Un album delle ottime sonorità con chitarre molto presenti a supportare una timbrica gradevole e mai invadente che ci riporta ad un genere che ha fatto la storia degli anni ottanta. Il disco si apre con Amelia e Crisalide che risultano subito efficaci ed interessanti. In particolare, la seconda, che ci riporta alle atmosfere di Unforgettable fire degli U2.

A seguire l’onirica Khubilai Khan, singolo estratto che risulta estremamente efficace.A Berlinauta fa seguito Cosmorandagio , pezzo a mio avviso fra i migliori del disco. Qui si sente fortemente il riferimento ai Verdena.In Di Nostalgia c’è la partecipazione dell’ex cantante dei Diaframma, Miro Sassolini, che ci regala un’interpretazione degna di nota di questa canzone davvero piacevole ed orecchiabile.

Riassumendo, Baikonur, è un album che fa assaporare generi che abbiamo perso nel tempo. Scorrevole, diretto, questo disco è perfetto: un viaggio nel passato con una rilettura moderna. L’album mantiene la propria originalità e personalità. Uno dei dischi italiani migliori del 2022

Davide Tosello

kuTso Noise Home / Artist First
www.zephiro.org
www.facebook.com/zephiroband

Amelia
Crisalide
Kublai Khan
Berlinauta
Cosmorandagio
La colpa
Se scavo più a fondo
Fino alla fine
Di nostalgia (ft. Miro Sassolini)

Claudio Todesco – chitarra
Francesco Chini – voce e basso
Leonardo Sentinelli – batteria

Special guest:

Miro Sassolini (Diaframma)