Season

Le lande freddissime del nord Europa ci regalano l’ennesima chicca… i norvegesi WIZRD si sono formati solo qualche anno fa ma sanno il fatto loro, il loro stile abbraccia vari generi , dal prog rock alla fusion fino a sfiorare l’indie ed il jazz.

La band si compone di quattro ottimi musicisti tutti formatisi al Jazz Conservatory di Trondheim, Hallvard Gaardløs basso e voce solista, Karl Bjorå chitarra e voci, Vegard Lien Bjerkan tastiere e voci, Axel Skalstad batteria.Durante il 2020, con la produzione del compositore norvegese di colonne sonore Martin Horntveth, il gruppo getta le basi per quello che sarà il loro lavoro di debutto discografico. Si tratta di un cd con sonorità calde, melodie intricate e favolosi impasti vocali. Le voci si fondono con il groove che sa tantissimo di prog fusion psichedelico ed ascoltando il disco si fa un grande passo indietro nel tempo per godere appieno del mood che questo disco sprigiona. L’opener Lessons ci introduce nel mondo WIZRD con un pezzo nervoso e ricco di riff conditi da voci perfettamente mixate nello stile primordiale degli Yes, la seconda track Free Will  (no Rush Cover N.D.R.)è una bellissima cavalcata prog che alterna momenti melodici Canterbury sound ad altri più elettrici e sincopatici. La successiva Spitfire sposta il mirino su un rock più puro e duro tipico delle band teutoniche degli anni settanta.

I quindici minuti di cristallina jam di All Is As It Should Be/Show Me What You Got sono fantastici, sembrano due pezzi inediti usciti fuori da un vecchio live dei Deep Purple. E’ presente un hammond infernale ricco di assoli e melodie che ti prendono e ti portano in estasi.Il trittico conclusivo Fire & Water/Divine/When You Call riporta le sonorità in linea con le prime due tracce permeate di spazi immensi, grande libertà creativa, melodia e ritmo.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualità musicale contenuta in questo cd che rapportata alla storia veramente recente del gruppo, non fa che aumentarne il valore intrinseco di espressione. I WIZRD suonano alla grande un prog rock universale che soddisfa sicuramente i tanti palati esigenti dei cultori del prog compreso ovviamente quello del sottoscritto.

Massimo Cassibba