Vorgrum

Nature Emerge

Solo in formato digitale questo combo argentino fa uscire 4 pezzi di folk metal. Si tratta di una realtà che deriva dalle idee dell’unico membro Folter, attorniato da alcuni musicisti che assume strada facendo di volta in volta, e che ha già fatto uscire due album ed un ep tra il 2009 e il 2018. Dopo la pubblicazione del singolo ‘Ancient Whisper’ nel giugno di questo stesso 2022, ecco un ep che legge il metallo folk con voce in growling in circa diciotto minuti. La prima traccia ‘Time to return’ è davvero poco significativa, apparendo canzoncina da band alle prime armi, data la sua essenza davvero infantile e povera. ‘A new Road’ sembra fare il verso stilisticamente ai Koorplikaani, dando una buona impostazione tonica, colpendo ma senza affondare. ‘Molto meglio fa ‘THE PATH’ che aumenta di livello sia per intensificazione espressiva che per energia, in alcuni momento di tipo Death, per quanto melodico. E altra bontà compositiva viene fuori da ‘NATURE EMERGE’ dove un arrangiamento più enfatico sembra fare bene all’insieme, anche se inserire un maggior virtuosismo avrebbe giovato, dinamizzando meglio un episodio che non evita una certa monoliticità. I testi a tematica Fantasy parlano di auto-coscientizzazione per migliorarsi seguendo un percorso di crescita.

Decisamente non siamo di fronte ad un lavoro pregnante, anche se si denota una certa vocazione  al genere. L’estremizzazione della vocalità assume più le vesti del gracchiare di corvo che ad una voce che sia davvero ficcante, anche se in alcuni momenti sembra in grado di gestirsi con maggiore efficacia. La tastiera fluidificata dagli effetti non dà mai la giusta evocatività al pezzo, rendendosi troppo pulitina e plastificata, apparendo come la scelta sbagliata per i pezzi che dovrebbe sostenere. Questo ep non è perfettamente in linea con le cose passate sfornate, qui troviamo una più spinta vena folkeggiante, ma oggi come allora si rimane a parlare di un gruppo minore, non fondamentale e nemmeno in grado di catalizzare l’attenzione. Troppo leggere e vacue queste canzoni in cui non è sufficiente trovare spunti interessanti, tra l’altro non bene messi a fuoco.

La bontà tonica si stempera talvolta in un dipanarsi monotono, e fortuna che i pezzi sono brevi, altre volte si pongono ad una resa che fa pensare a possibili evoluzioni potenziali, ma non sfruttate. Nulla di nuovo e nulla che non sia già stato fatto meglio. Si ha l’idea di un musicista che non voglia lasciare la propria creatività nel cassetto, ma che con una semplice spinta amatoriale, voglia lasciare qualcosa di tangibile di sé stesso; purtroppo però non è possibile prendere queste composizioni troppo sul serio, soprattutto perchè sulle scene importanti tale musicalità è sviluppata molto meglio da altri. Manca la scintilla artistica o anche una impostazione di mestiere. In pittura si parlerebbe di croste per turisti, anche buone in due tracce, ma pur sempre croste, e musicalmente parlando la verve espressa ci porta a musica da usare semplicemente in una birreria per un piacere da festicciola.

Roberto Sky Latini

Time to Return
The Path
A New Road
Nature Emerge

Folter – instruments / all lyrics