Tutti fenomeni

Privilegio raro

Privilegio raro è il nuovo lavoro discografico di Tutti Fenomeni, una produzione davvero singolare che vanta la produzione e gli arrangiamenti di Niccolò Contessa.

Si tratta di un universo sonoro davvero particolare, una scelta stilistica musicale di rilievo.Tredici canzoni che strizzano l’occhio al cantautorato italiano di un tempo: dalle liriche Battistiane di Mister Arduino, al brano anni ottanta del Il grande Modugno. Ma anche tradizione romana con  A Roma va così fino ai momenti alla De Andrè di Non porto più la pena.La voce del cantautore gioca con le parole, non è caratterizzata da virtuosismi. Tuttavia, si cerca attraverso i testi pungenti, di regalare all’ascoltatore arte ed immagini che si intrecciano e ci abbracciano continuamente

Nelle tematiche delle canzoni c’è un approccio recitato e parlato con aperture melodice pop come “Antidoto alla morte” che vanta la presenza alla voce di Francesco Bianconi dei Baustelle.L’aspetto più importante del disco è proprio caratterizzato dal lavoro peculiare sui testi, dove ci si immerge in risvolti poetici ed immagini colorate. Lo scopo principale di questo album è proprio questo: si tratta di un concept album (anche se l’autore non lo sa). Gli arrangiamenti e le musiche sono suonate alla perfezione. Le linee e le ritmiche riescono a scandire al meglio il senso dei tredici brani tutti diversi tra loro.

Ci sono infatti momenti inaspettati ed è proprio questo il segreto di questo disco…Nell’album c’è anche una linea dance netta e chiara, Mister Arduino e Il Grande Modugno fra tutte.Due brani in cui si può fare più approfonditamente l’analisi del testo: in Mister Arduino il ritornello Meglio un morto che due feriti si riferisce ad un evento calcistico del 2012, in cui il portiere Gigi Buffon pronunciò, durante un ritiro della Nazionale, la frase Meglio due feriti che un morto, riferendosi a situazioni di scandalo calcistiche in caso di pareggio.Ne Il Grande Modugno, per esempio, di rilievo è la frase C’è chi ha letto cento libri e chi uno cento volte, riferimento letterario alla seconda delle Epistulae morales ad Lucilium di Seneca, dove in buona sostanza vi è il suggerimento concentrarsi sulla lettura di pochi autori ma buoni.A seguire Vitaccia e A Roma va così brani più chiusi in un’intimità e riservatezza.Gli ultimi cinque brani, sembrano quasi tutti collegati tra loro in qualche modo tutti collegati tra loro.

Non porto più la pena, ad esempio, riconferma attraverso le liriche la passioene di tazioni Tutti Fenomeni: da De André al film V per Vendetta quando cita: Ci fu un grande temporale, ma Dio non era nella pioggia.
Poi viene rielaborato Baudelaire con un arrangiamento dinamico ed un basso ripetitivo e costante, che definisce il ritmo.Il finale è affidato ad Addio e Porco (Outro), dove c’è una sorta di omaggio al romanticismo russo.

In conclusione, possiamo dire che Tutti Fenomeni ci ha concesso il Privilegio Raro di concedersi all’ascolto di un album che difficilmente si scorderà.

 Davide Tosello

42 Records/ Epic Records
www.instagram.com/tutti.fenomeni/

 

La calunnia (intro)
Privilegio raro
Antidoto alla morte
Mister Arduino
Il grande Modugno
Vitaccia
A Roma va così
Cantanti
Non porto più la pena
Infinite volte
Heautontimorumenos
Addio
Porco (outro)

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