Trick Or Treat

Creepy Symphonies

Nella sua storia musicale fatta di sedici anni pieni,  questa italica band ha suonato avvicinandosi e allontanandosi dallo stile degli Helloween ad ondate, mai abbandonandoli in maniera definitiva come stile e genere metal.

E con questo ottavo lavoro il ritorno ai tedeschi è quasi netto, sebbene con sfumature personali che non rientrano perfettamente in quel quadro. E’ comunque un Power Metal che sa anche molto di italianità, estremamente melodico e con una eleganza aristocratica di fondo.

Il senso del metallo felice che li fa parenti stretti degli Helloween produce alcune fra le cose migliori del disco. Una è ‘CRAZY’, che però potrebbe anche dare adito a ricordare i Queen in certe sezioni corali; l’effetto è una canzone leggera nello spirito ma pregnante dal punto di vista compositivo, un piccolo colpo ad effetto esteticamente senza difetti. La stessa cosa realizza la fluida ‘QUEEN OF LIKES’ che nella sua facile fruibilità è però un bella goduria ancora più dinamica e accattivante dall’essenza tirata e con un tasso di durezza maggiore, che scurisce un po’ la sua solarità di base nella parte centrale. In tutti i brani le chitarre si danno da fare ma non vanno a cercare assoli troppo arzigogolati, mentre è il basso a sorprenderci molto piacevolmente, soprattutto in ‘FALLING OVER THE RAINBOW’, ma non solo, pezzo che si affaccia al metal orecchiabile del periodo a cavallo settanta/ottanta ricordandoci certe ampiezze di Kansas; Styx; Boston o Asia.

Epicamente possente la suite di quasi dodici minuti ‘THE POWER OF GREYSKULL’ che cambia parzialmente il contesto dell’album, ponendosi come la composizione meno allegra del lotto, prediligendo una ambientazione, non del tutto contrastante col resto, ma sicuramente più seriosa e battagliera; un insieme di passaggi e trovate che si legano benissimo tra loro senza annoiare mai, alzando invece il tono della pesantezza, e inoltre le chitarre possiedono le scorribande soliste meglio concepite. Forse non traccia che sta tra le migliori, ma è divertentissimamente dolce sentire la band che fa il verso alle canzoni calme anni cinquanta del Rock’n’Roll con ‘April’ che ci fa sorridere ed avere la nostalgia di tempi che non abbiamo vissuto nella realtà, ma nei film che abbiamo visto. Se non manca un pizzico di eleganza in ‘Peter Pan Syndrome’, è però un episodio soffice che ricorda i Sonata Arctica meno ficcanti, e non basta la grande cura di arrangiamento per renderla memorabile e finisce per essere il momento meno interessante.

Stavolta non siamo di fronte ad un concept album, ma il sound è riconoscibilissimo. Il risultato artistico dell’opera è positivo; non del tutto originale, ma in grado di donare una teatralità frizzante anche se in alcuni casi si cade in passaggi scontati. Tanta energia declinata in molti episodi con chiara metallitudine “Happy”. Il virtuosismo strumentale è ancora una volta tecnicamente ineccepibile e la voce limpida e pulita gioca sempre in maniera raffinata. Diciamo che le linee vocali che Conti canta non sono sempre al livello di quelle che lui interpreta in altri progetti, accontentandosi il gruppo spesso di melodie non particolarmente caratterizzate.

Il drumming non frena il rutilare ad elicottero quando serve, e quindi in quei casi si spinge sull’acceleratore per una definizione espressiva che rientra del tutto nel Power tradizionale più bombastico, senza però sorprendere in quello scorrere più tirato, e così i pezzi più belli non sono i più veloci. I Trick Or Treat hanno scritto full-lenght di maggior caratura, ma qui sembra che si sia voluto essere scanzonati per un intrattenimento senza troppi pensieri, ed alla fine gusto e bellezza riescono ad emergere evitando tanti patemi d’animo, dimostrando che anche così il combo sa farsi valere tornando al passato e contemporaneamente rimanendo nel presente, in un unicum che frizza e saltella. Ci hanno voluto far divertire e ci siamo divertiti.

Roberto Sky Latini

Scarlet Records
www.trickortreatband.com

Trick or Treat
Creepy Symphony
Have a nice Judment Day
Crazy
Peter Pan Syndrome (Keep alive)
Escape from Reality
Falling over the Rainbow
Queen of Likes
April
The Power of Greyskull

Alessandro Conti – vocals
Guido Benedetti – guitars
Luca Venturelli – guitars
Leone Villani – bass
Luca Setti – drums