Stygian Fair

Aradia

Gli STYGIAN FAIR sono etichettati come la band più produttiva in circolazione. Dall’uscita del loro primo EP “Into The Coven” nel 2017, hanno pubblicato tre album completi, un album dal vivo e un paio di singoli. “Aradia” è il quarto full length della band in 5 anni. Si potrebbe pensare che l’alta frequenza di uscite abbia un impatto sulla qualità, ma il loro percorso è stato sempre di qualità.

Dall’ultima uscita, il membro originario Andreas Stoltz (anche negli HOLLOW) è rientrato nella band alla voce principale e alle chitarre. La precedente sessione di Andreas nella band risale a prima della pubblicazione di qualsiasi materiale, e ora sostituisce Pontus Åkerlund. Una delle cose che mi ha fatto appassionare agli STYGIAN FAIR all’inizio è stata la combinazione di riff oscuri e pesanti, conditi dalla voce molto brillante e piuttosto infantile di Pontus. È una buona cosa che Andreas sia nello stesso registro, il che significa che lo stile musicale non è molto influenzato da questo cambiamento. C’è comunque una differenza con “Aradia” rispetto alle uscite precedenti; ci sono più momenti raffinati e l’intera produzione è più dinamica e professionale. E francamente, Andreas è un cantante migliore di Pontus.

Le linee vocali del ritornello della title track ne sono un esempio: salgono verso l’alto e il tono della voce di Andreas è ancora molto chiaro e potente.“Let it Go” è una delle mie  preferite; il mix tra un riff molto pesante e una linea vocale suggestiva è sempre vincente. La combinazione di un ritornello leggero e orecchiabile non fa che aumentare la genialità del brano. Ci sono molte parti e passaggi diversi in questo brano, ma tutto si incastra.

Un’altra che mi è rimasta impressa è “Tainted Dreams“; le strofe sono basate solo su voce e batteria. È difficile far funzionare una cosa del genere, ma con la voce di Andreas, la canzone regge e ancora una volta è sormontata da un grande ritornello. Anche la conclusiva “Devil In The Details” è un buon pezzo; l’uso di parole in tutto il brano lo distingue dal resto e risulta piuttosto morbido. Ci sono alcune stranezze nella parte posteriore, con strani cambi di ritmo e brevi passaggi che a prima vista possono sembrare un errore. Alla fine, la canzone rivela il suo geniale songwriting.

Di sicuro, gli STYGIAN FAIR hanno centrato tutti i punti giusti con “Aradia“. L’album è ben lavorato e mantiene uno standard favoloso dall’inizio alla fine. Lo consigliamo sicuramente.

Stefano Bonelli

Rockshots Records
www.facebook.com/stygianfair

Ancient Lies
Masters Of The Sea
Aradia
Tapping Of The Vein
Let It Go
Panoptikon
Unto Oblivion
Grief Collector
Tainted Dream
Devil In The Details

Anders Hedman – bass
Per-Olov Jonsson – drums
Emil Holmqvist – guitars
Andreas Stoltz – guitars,vocals