Below The Summit

La prima parola che mi è saltata alla mente è rabbia. Dopo aver ascoltato le prime note del nuovo Ep degli israeliani Sinnery sono stato travolto dalla cattiveria di questi ragazzacci. Il loro genere è un mix di musica aggressiva, troppo semplice sarebbe dire: thrash, death e/o black, qui ci troviamo dentro un pentolone dove gli ingredienti rendono la musica brutale, assassina!

La preparazione c’è tutta, a dimostrazione che ormai da anni il metal si suona in ogni angolo di mondo, senza timore reverenziali verso chi ha dato i natali al genere.“Somber” è la classica opener, capace di addentrare chi si è messo all’ascolto nella musica fascinosa dei temibili israeliani. Riffs convincenti, supportati da una sezione ritmica che svolge il duro compito nel migliore dei modi, anche se qualche punto in più lo assegnerei a quello che ha saputo fare Alon Karnieli, delle chitarre abbiamo già parlato ma lui mi ha convinto soprattutto nel ruolo di cantante, capace di trasformare l’odio in qualcosa di positivo.

Non volete acquistare a scatola chiusa, nessun problema, posso dirvi che i Sinnery faranno felici voi che siete legati a band quali: Gojira, Testament, Trivium, The Haunted… “An Ode” i tempi sono sempre molto esasperati, nonostante abbia apprezzato la ricerca di una melodia nascosta tra le trame sinistre del brano, specie nel chorus, anche grazie a questo brano, possiamo apprezzare l’ottima caratura tecnica della band. “Share This” è pesantissima, per un attimo ci addentriamo nel thrash di vecchia scuola, non chiedetemi perché ma questa canzone a tratti mi ha rimandato ai fasti dei migliori Nuclear Assault, con tutta probabilità si tratta della mia preferita, sono un inguaribile nostalgico.

L’energia che sprigiona la band non è comune, i Sinnery ce la mettono davvero tutta e devo dire che ci sono riusciti, non si può restare indifferenti da tanta furia musicale. Mentre iniziano a scorrere i titoli di coda, i tempi si fanno meno esasperati, sulle note della bellissima “Serene”, di certo è la canzone meno violenta, anche se non dovrete aspettarvi una ballad, assolutamente NO. La ricerca della melodia conosciuta a tratti con “An Ode” qui si conferma.

Non mi resta altro che fare i miei complimenti ai Sinnery, promossi a pieni voti, attendo impaziente il nuovo full lenght.

Trevor