Northern Lines

Hari Pee Hate

Northern Lines giovane band capitolina che ci propone questo Ep da due brani due , ma che all’interno del quale risiedono  le varie influenze di questo trio assai intraprendente.

Proposta musicale assai coraggiosa la loro non foss’altro perché si tratta di brani strumentali assai variegati e dalle mille sfaccettature, che permette a chi ascolta di essere sempre sul chi vive in quanto si ha sempre l’impressione di trovarsi all’improvviso di fronte a soluzioni musicali che non ti aspetti .Già dal primo brano “Her Majesty’s Rage”,  si viene investiti dall’energia profusa dai tre romani  con una batteria rutilante che viene assecondata dalla chitarra di Stefano Silvestri ,ma il basso non è da meno.Un intro quindi davvero travolgente alla quale segue un impressionante stacco di stampo jazzistico davvero intrigante,ed è questa in pratica la proposta che ci dobbiamo aspettare anche per la seconda traccia.

La filosofia dei Northern Lines è quella di non prendersi mai troppo sul serio ,e la cosa si evince anche dal titolo del ep, Hari Pee Hate un gioco di parole simpatico per dire in romanesco aripiate a bello (aggiungo io).Certo è che se tutto questo non fosse accompagnato da una solida cultura musicale e  per quanto riguarda il gruppo in questione su questo davvero non c’è problema allora tutto diventa credibile .

A questo punto mi chiedo se anche il disco che la band romana si accinge a registrare sarà tutto strumentale oppure è previsto l’ingresso di un cantante che a mio avviso sarebbe auspicabile .

Stefano Bonelli  

Her Majesty’s Rage
Inside a Yellow Cave

Cristiano Schirò- drums
Stefano Silvestri – bass
Alberto Lo Bascio – guitar