Marco Palazzi & the Fools

Sights of Icelands

Ed eccoci di nuovo a confrontarci con un musicista che definire “poliedrico”(piovresco forse è il termine più giusto), è senza dubbio un eufemismo, in quanto è una delle persone più attive che abbia mai conosciuto preso com’è dalla voglia di esprimersi facendo scaturire dalle sue cose tutto il talento possibile.

Posso certamente dire che personalmente ho conosciuto Marco sin dagli arbori della sua carriera sfociata alla grande con la nostrana band dei Kaledon con la quale ha saputo mettere in mostra tutte le sue doti musicali e valorizzando anche le performances del precedente cantante della band capitolina Claudio Conti

Nel disco antologico (uscito da poco tempo)nella quale Marco è davvero una rivelazione e vero protagonista della situazione).Debbo fare una breve premessa riguardo alla sua band i Marco Palazzi and the Fools , in quanto questo progetto esisteva già molto tempo fa sotto il monicker di Nobody’s Fools ed aveva proposto una particolare rivisitazione della saga del signore degli anelli (demo per altro mai uscito in modo professionale e che mi vanto di possedere) e all’interno della band era presente il papà di Marco (noto per essere un campione olimpico di arti marziali cosa che per altro coinvolge direttamente anche Marco)ed inoltre anche il chitarrista che troviamo tra le fila dei MC&THEFOOlS ,ovvero Marco Bordigon.

Personalmente ebbi modo anche di intervistare tutti e due in merito a quel progetto iniziale e l’intervista avvenne in luogo impensato visti i personaggi in un convento di padri passionisti a rocca di papa.Arrivando ai nostri giorni , abbiamo per le  mani questo nuovo demo dei MC&theFools (evidentemente la parola Fools è importante ed esprime la filosofia e di Marco e anche della ban) dove Marco  e non solo sfodera tutta la sua passione per il suo genere preferito ovvero l’hard rock targato anni ‘70/80.

Essendo lui un grosso estimatore di Jon Lord(purtroppo il tastierista dei Deep Purple è scomparso recentemente)ed il suo modo di interpretare le tastiere risente di questa grossa influenza per altro mai negata dal buon Palazzi .In questo demo chiamato “Sights of Icelands”da sfogo a tutto quello che ha influenzato in decenni di ascolti e quindi ritroviamo Deep Purple i Rainbow e soprattutto i Queen (grande band della quale è influenzato il chitarrista essendo il suo stile pregno del Brian may style e la cosa esce fuori nei riff della canzone conclusiva” Too old for rock”,(da registrare l’ottima prova del cantante titolare della band), che ci riporta al flavour di canzoni come “hammer to fall” e” keep you’re self alive” .

Da segnalare in questo la prestazione alla voce della brava Ilaria  Caramia in “Fairy Queen “che fra le altre cose è anche la canzone più lunga di tutto il demo attestandosi in circa 5 minuti per la sua durata.

Personalmente ritengo anche la canzone in questione forse la più suggestiva di tutte essendo anche la canzone dagli arrangiamenti dal grande respiro orchestrale .  Peccato solamente ( e questo è solo l’unico aspetto negativo ) ,che trattandosi di un demo ,Sigths of Icelands non goda di una produzione ottimale che valorizzi il lavoro sin qui svolto a volte infatti il suono risulta impastato ed i suoni della batteria forse un pochino attufati.

In conclusione questo Marco Palazzi & the Fools è un progetto parallelo ai kaledon che vien usato da Marco come Valvola di sfogo ma forse potrebbe anche diventare qualcosa di più e potrebbe essere interessante ascoltare i the fools con una prova ufficiale e di lunga durata , io ci spero .

Stefano Bonelli

Introduciotn (Marco’s Jam)
Unholy Hero
Fairy Queen
Flames and pain
Too old for rock (bonus track )

Marco Palazzi – Vocals and keyboards
Marco Bordigon – guitars and backing vocals
Cristiano Schirò – Drums (acoustic guitar on Fairy queen)
Ilaria Caramia – backin vocals (lead vocals on Fairy queen)
Giacomo Aliotta – bass