Miasmal Spirits

I tedeschi N.T. sono una band black metal nata nel 2020 che,dopo aver pubblicato il loro debut album “I am the serpent”nel 2021,proseguono il loro cammino discografico pubblicando quest’anno questo “Miasmal spirits”. Il black metal tradizionale dei N.T. veloce e melodico è qui riconfermato alla grande con una produzione un pò più curata del suo predecessore,con suoni più presenti e soprattutto con un suono di basso udibile e un pò più equilibrato.

La sostanza musicale non è cambiata minimamente ,come in “I am the serpent” ,velocità,melodia e putridume anticristiano restano saldamente al loro posto,un black metal con riff che ricordano un po’ i signori di scene che vanno dalla classica Norvegia passando dalla Svezia ricordando i primi Dark Funeral ,i Mayhem e i Setherial ma alla fine riuscendo a mantenere una loro impronta e questo è anche un bene visto che al giorno d’oggi esistono band che cambiano radicalmente subito dopo il proprio esordio sperimentando ed automaticamente cadendo nel limbo dell’incomprensione.Il Full-length presenta 6 brani che creano una sensazione morbosa,esprimendo una ferocia e una determinazione che per una band underground sono due qualità fondamentali, registrato bene e grezzo quanto basta(per carità,si potrebbe comunque fare di meglio), un black metal d’assalto che lascia intravedere ,già a secondo album,buone qualità di songwriting e molta molta attitudine.

Questo “Miasmal spirits” mi ha rapito a primo ascolto,atmosferico e sinistro fin dal primo pezzo “Clothed in chaos”,composto ed interamente incentrato su una gran bella melodia plettratissima e interminabile,supportata da ritmi classicamente sostenuti fino alla fine,e da una parte finale in cui un blast beat veloce dimostra tutta la furia di cui sono capaci. “Of autumn thunder and nightly visions” e la title track già rendono più concreta l’idea musicale di questi Nigrum Tenebris,la capacità di mantenere costante il connubio tra melodia,atmosfera e furia black metal è un marchio di fabbrica irrinunciabile e devo dire che dal punto di vista compositivo questi pezzi funzionano alla grande,non lasciando spazio né a momenti meditativi fini a se stessi ,né a obsolete contaminazioni solitamente utilizzate per “gonfiare” un pò tutto e che trasportano inevitabilmente l’ascoltatore in un tunnel di noia e nonsense.In questa release di noia e barbarie sonore non né troverete,ascolterete 6 tracce monolitiche e particolarmente ispirate come “Void cloaked in splendour” ad esempio,pezzo per me stupendo, è tra i pezzi più vari e rappresentativi ,melodico alienante e depressive da far venire i brividi.

Le composizioni delle chitarre di Catharsius e Noxathra sono veramente interessanti e ben collocate ed in quanto ad attitudine direi proprio che sono l’anima nera della band,considerando anche la sezione vocale curata da Maldoror mai sopra le righe e sufficientemente adeguata.”Arrows in the back of hope” chiude questa bella release con i suoi 8 minuti e mezzo: il pezzo inizia piuttosto lentamente con una fantastica melodia di chitarre suddivisa tra un arpeggio base e un fraseggio plettrato che creano 3 minuti di corteo funebre disperato e senza fine,per poi evolvere in una parte di mezzo decisamente più veloce con le chitarre che suonano una bellissima storia epica ed oscura.Quest’ultimo pezzo è veramente “l’opera magna” di questo disco,sono rimasto molto sorpreso di come,suonando black metal tradizionale,si riesca a tirar fuori composizioni terribilmente belle come queste,e pur considerando che la parte successiva,che è quella che porta alla fine del pezzo stesso,è strutturata da un unico mid tempo “rilassante”,il tutto risulta una composizione molto molto bella,potrei benissimo dire che la band in questione sembra aver raggiunto la maturità stilistica già a secondo album,ottimo direi.Ancorati ad uno spirito “raw” ricondicibilissimo alle prime correnti black dei paesi più nordici,i tedeschi Nigrum Tenebris fanno sul serio e giusto in questo periodo,cavalcano l’onda dell’entusiasmo sfornando pezzi fortissimi ed intrisi di un black metal che più black non si può,e proprio per questo sono convinto che in futuro sentiremo nuovamente parlare di questa creatura.La mia unica speranza è che non cambino mai,perchè se questo disco rappresenta l’attuale linfa vitale,non oso pensare quali altre perle nere ascolteremo per mano di questi ragazzi.Gran bel lavoro!

Giuseppe Musso