Foul body autopsy

Shadows without light pt1 pt2 pt3

Foul body autopsy” è una one man band inglese di Leicester,un progetto nato e portato avanti negli anni da Tom Reynolds.Ormai dal 2010 questo ragazzo lavora quasi incessantemente,sfornando una miriade di singles e un album (“Impeccable” del 2018) con costanza e dedizione,comparendo anche in un paio di compilations.

Tom suona molto bene utilizzando dei suoni veramente accattivanti, un death metal veloce e melodico che si rifa’ molto allo stile degli immensi “The Black Dahlia Murder”. Oggi mi ritrovo tra le orecchie questa trilogia intitolata “Shadows without light“,un pacchetto composto da 3 Ep che portano il medesimo titolo e che si differenziano unicamente dalle sigle “Pt1″ pubblicato nel 2021,”Pt2” e “Pt3” pubblicati nel 2022 a distanza di 6 mesi l’uno dall’altro,probabilmente per una scelta tanto personale quanto singolare,mirata alla promozione costante delle proprie musiche.

Ma andiamo per ordine.

“Shadows without light Pt1”: -01 Shadows Without Light-Part One Original Mix
-02 Shadows Without Light-Part One Synth Remix
-03 Shadows Without Light-Part One Hybrid Remix

L’Original Mix è praticamente il pezzo suonato: bello ,subito furioso e veloce con un riff melodico veramente degno di nota suonato su un blastbeat editato e suonato da un software su cui il ragazzo canta veramente bene. 4 minuti e 26 secondi piacevoli e da scapocciamento assicurato.Il Synth Remix praticamente è la versione gotic/industrial strumentale,fa un bell’effetto ed è sicuramente da ascoltare perchè è una versione che crea una bella atmosfera,cupa robotica,mi azzardo a dire che,fantasticando,quasi ci sentirei un cantato alla Depeche Mode sotto. “Hybrid Remix” invece è in buona sostanza la fusione tra la base musicale del “Synth Remix” e la parte chitarra/voce della “Original Mix”,che personalmente non ho apprezzato più di tanto.

Shadows without light Pt2“:  -01 Shadows Without Light Pt2
-02 Shadows Without Light Pt2 Hybrid Mix
-03 Shadows Without Light Pt2 Synthwave Remix

Praticamente questo secondo Ep è strutturato sulla stessa linea del primo,si parte con il pezzo suonato “Shadows Without Light Pt2“: Una melodia di tastiere ed un riff di chitarra si alternano praticamente per tutto il pezzo giocando su ritmi diversi soprattutto verso la fine dove si rallenta di brutto,lasciando l’ascoltatore in balia di una atmosfera veramente d’effetto e molto piacevole da ascoltare.A primo approccio potrebbe sembrare un pezzo monotono ma posso dire che nella sua struttura è studiato bene e alla fine risulta comunque efficace,ma niente di così eclatante.”Hybrid Remix” è la sua versione elettronica;è un pò strano da descrivere,ma è come se Tom avesse indossato il costume e la maschera di Rhys Fulber (noto musicista e produttore elettronico canadese,nonchè da sempre collaboratore d’eccellenza dei Fear Factory di Dino Cazares) per introdursi illegalmente nei suoi studi di produzione in Canada,e smanettare un pò con le stesse diavolerie usate ai tempi per “Demanufacture“.

Comunque,al di là della descrizione che ho appena fatto,è veramente spiazzante, dovete ascoltare questa versione di Pt2, perchè a mio parere c’è dell’industrial serio su un midtempos classicissimo del genere.”Synthwave Remix” è praticamente la versione elettronica 80’s style; a me nessuno toglie dalla mente l’idea che questo ragazzo ha una attitudine ed un modo di lavorare con l’elettronica che farebbe invidia a qualcuno, e se colgo questa sensazione ,passando dai citati “The Black Dahlia Murder” ai “Depeche Mode“,vi assicuro che un certo effetto positivo me lo ha fatto.Da ascoltare con curiosità assolutamente.

Shadows without light Pt3“: -01 Shadows Without Light Pt3 (Original Mix)
-02 Shadows Without Light Pt3 (Plan 9 Mix)

Ecco che con l’ascolto di questo terzo Ep vengo assalito da un dubbio atroce: è mai questo di un caso di “reverse engineering”? Si, perchè il pezzo suonato ,stavolta è chiaramente al limite della noia assoluta,una melodia iniziale ed un solo riff portante si alternano per 5 minuti e mezzo fino alla fine,portandomi al punto di poggiare la guancia destra sul palmo della mano.Paradossalmente la versione “Plan 9 Mix” è molto più interessante: dark e industrial ben strutturato, talmente meglio strutturato che sono quasi convinto che sia stato concepito prima dell’Original Mix,e poi da questo stesso siano state tirate fuori ,le uniche 2 parti suonate nel pezzo precedente.Con questo dubbio ci conviverò per un pò, credetemi.

Tirando le somme posso dire che Tom Reynolds un talento ce lo ha,che a prevalere tra le sue preferenze sia il Death metal o la musica elettronica non riesco a capirlo ,però tende a fare le cose per bene,questo è sicuro,anche perchè la qualità delle produzioni di tutti e 3 gli Ep è innegabile. Ciò che mi ha lasciato un pò perplesso è questa ossessione per questo titolo che ha ripetuto per tutti e 3 gli Ep e per ben 8 pezzi,concepiti ad una certa distanza temporale tra loro e per cui,io, giusto 2 minutini di tempo per dare dei titoli differenti almeno ai pezzi li avrei dedicati.

Giuseppe Musso

 

“Shadows without light Pt1“: Shadows Without Light-Part One Original Mix
Shadows Without Light-Part One Synth Remix
Shadows Without Light-Part One Hybrid Remix

Tom Reynolds – all instruments, vocals

“Shadows without light Pt2”:   Shadows Without Light Pt2
Shadows Without Light Pt2 Hybrid Mix
Shadows Without Light Pt2 Synthwave Remix

Tom Reynolds – all instruments, vocals

“Shadows without light Pt3”:  Shadows Without Light Pt3 (Original Mix)
Shadows Without Light Pt3 (Plan 9 Mix)

Tom Reynolds – all instruments, vocals