Feline Melinda

Dance of fire and rain

Fa strano ascoltare questi veterani italiani del Power Metal mieloso, reduci degli anni ‘80

C’è un misto di potenza e di infantilità che incuriosisce. Molto spesso le linee melodiche cedono il passo alla filastrocca da Zecchino d’Oro o sono interamente dentro un pop misto alla musica leggera italiana di bassa lega; addirittura si sfiora la melodiosità pacchiana delle moderne canzoni da messa (“Blue Diamond”). Ma riescono così bene a spingere sull’aspetto metallico della struttura ritmica e simil-epica, da riuscire a farsi ascoltare senza troppo storcere il naso. Diciamo che sono unici e particolarmente personali nel loro genere, e per questo non scendono sotto la sufficienza.

Se una band dell’Hard Rock può essere avvicinata a questo gruppo, potremmo citare i T.Rex del glam anni ’70, per la generale vivacità leggera e spensierata, per esempio in “Girlfriend” il cui titolo fa capire il senso con cui la band imposta la propria musica. Nelle ballate possiamo invece pensare agli Stryper, in effetti la versione soft pianistica di “Angel Eyes” lo dimostra.Alcune costruzioni fanno l’eco ai Manowar più semplici, con una epicità ripulita e candida, annacquando quanto c’è di rock, come avviene in “Mountain Girl”, e questi sono i pezzi più belli. Mentre si cade nel baratro del pop zuccheroso quando si canta una “Luna ( my Love)” che fa venire in mente le colonne sonore di film adolescenziali d’amore degli anni ’80.

Si rimane metal in quanto ritmica e assoli fanno la loro parte di enfasi dura, cercando forse gli Stratovarius. Vale questo per l’apripista “Everybody Here” e “Angel Eyes”, quest’ultima con una batteria divertente.Di certo non possiamo dare meriti che non ha, ad un album che, in riferimento allo spessore artistico, rimane nell’alcova del puro intrattenimento, senza mai offrire contenuti troppo variati. In effetti c’è una similarità di base del songwriting che non annoia solo perché è pieno di accenti. Un anno, il 2014, che poteva fare a meno di loro, eppure sono particolari. L’ascolto scorre via come acqua di rubinetto aperto, e se lo si rimette all’ascolto è solo perché si sente l’energia sotto la facile fruibilità di composizioni che si snodano senza intoppi.

Roberto Sky Latini

Everybody Here
Blue Diamond
Angel Eyes
Tears of Sebastienne
Luna (my love)
Dance and Fire and Rain
Mountain Girl
Alone
Girlfriend
Angel Eyes (piano version)
Dance and Fire and Rain (Extended version)

Rob Irbiz – vocals / guitars
Headmatt – guitars
Gschnell – bass
Chris Platzer – drums