Bloodbound The Tales Of Nosferatu – Two Decades Of Blood (2004-2024)
Anche per gli svedesi Bloodbound band che si è unita venti anni orsono allla già nutrita del power metal mondiale pur non avendo avuto il successo che avrebbero meritato.
Anche per gli svedesi Bloodbound band che si è unita venti anni orsono allla già nutrita del power metal mondiale pur non avendo avuto il successo che avrebbero meritato.
Dopo svariati singoli e tre album è il momento per Daniele Mammarella di presentarci il suo nuovo album che ha intitolato Wild Universe, un disco totalmente acustico che si fa ascoltare con grande piacere io il disco l’ho apprezzato molto anche perché lui è un chitarrista davvero molto bravo
Le varie vicissitudini del gruppo, dalla separazione dei due leader in poi, avevano provocato ricerche espressive non del tutto in linea col passato, molto bene Luca Turilli e in particolare le modernizzazioni della coppia Turilli/Lione in ‘Zero Gravity’.
Il fatto che taluni musicisti vogliano registrare un disco sobbarcandosi tutto l’onere che occorre per realizzarlo me li fa immaginare come dei masochisti che hanno voglia di mettersi in mostra soffrendo l’inimmaginabile per l’enorme sforzo creativo.
Unexpected Lullabies è il nuovo lavoro del bassista Alberto Rigoni è il dodicesimo album solista e ci mostra come la sua musica sia fatta di diverse sfaccettature e quindi potremo ascoltare sia delle ballad sia che canzoni energiche.
Finalmente dopo tanto girovagare per concerti sparsi qu e la abbiamo la possibilità di ascoltare qualcosa di nuovo dei nostri Diaul, che stanno per far uscire il loro nuovo lavoro che si chiamerà “EvAAvE”, titolo che segue sulla falsa riga del precedente disco “Abracamacabra“.
Dopo aver trascorso l’adolescenza nei primi anni ’90 immersi nelle sonorità hard thrash di Tourniquet, Believer, Sacrament, Mortification e molti altri, il polistrumentista Ryan Roebuck e la vocalist Courtney Simmons sono stati ispirati a seguirne le orme.Da quel sogno, da quell’aspirazione, sarebbero nati i Motivik.
Il sestetto di Philadelphia ha sfruttato il tempo trascorso lontano dai riflettori per realizzare un nuovo album dei Crypt Sermon più grande e misterioso.
Gli Orion Child pubblicano “Aesthesis”, album di dieci brani che presenta subito la carta di identità di questa band, già dopo la intro halo-iana, tutt’altro che banale, Revel(AI)tion: si tratta di Skhuldom in cui il gruppo riesce a miscelare in egual misura ed in maniera che appare naturalissima, il power metal classico
Faccio questa recensione con un mostruoso ritardo ogni tanto capita (sarà forse l’età ? chi può dirlo N.D.R.) che mi perda qualcosa nel mio scrivere di questo o quel artista e purtroppo l’amato Steve Lukather è incappato in questa mia mancanza di cui mi scuso con lui semmai leggerà la recensione