Boris Savoldelli
Insanology
È un progetto sperimentale, bizzarro e fantasioso, quello che il vocalist bresciano Boris Savoldelli presenta nel suo album d’esordio “Insanology”. Classe 1970, alle spalle già numerose collaborazioni, Boris è un virtuoso della voce, concepita e utilizzata come strumento seguendo l’insegnamento di Demetrio Stratos.
Ecco dunque un album realizzato interamente con la voce, alla costante ricerca di nuove interpretazioni: un cantato a cappella supportato dal solo ausilio di un looper, per creare intrecci ritmico-armonici circolari. Nessuno strumento aggiuntivo, eccetto la presenza del grande chitarrista Marc Ribot (che ha collaborato, fra gli altri, con John Zorn, Tom Waits, Lounge Lizard) in due brani.
Il risultato è un jazz-rock-funk fresco e frizzante, pepato con testi ironici firmati da Alessandro Ducoli. Si spazia dai ritmi ossessivi e concentrici di “Circlecircus” al calypso di “Mindjoke”, dalla verve di “Andywalker” alla cover in chiave funk della hendrixiana “Crosstown Traffic”, dal jazz classico di “In The Seventh Year”, brano scritto dal famoso jazzista newyorkese Mark Murphy, ai cori polifonici di intensa emotività presenti in “Moonchurch” e “Bluechild”.
Le vette più alte si raggiungono quando la sperimentazione si spinge più in là, allo stato puro come in “Io?”, o quando dà vita a validi e complessi intrecci canori su un letto di ritmi gioiosi e caraibici in “De-toxic-hatefull” e “Insanology”. Nell’album sono presenti anche due versioni completamente acustiche, senza il sostegno della chitarra, di “Mindjoke” e “Insanology”, in cui vengono ulteriormente esaltate le doti vocali e tecniche.
Dal vivaio pullulante della musica indipendente, un altro bel talento da scoprire.
Fabiana Bugno
Andywalker
Circlecircus
Mindjoke
Moonchurch
Crosstown Traffic
De-Toxic-Hatefull
In The Seventh Year
Insanology
Bluechild
Mindjoke (Vocal Chords Version)
Insanology (Vocal Chords Version)
Io?
Boris Savoldelli Plays All Vocals