Ad Omega

Aphelic Ascent

Left Hand Path. No, non mi sto riferendo al mitico album di esordio degli Entombed, mi riferisco proprio a quella porzione esoterica che viene appunto chiamata Sentiero della Mano Sinistra. Un sentiero che permette di raggiungere la massima elevazione del sé attraverso pratiche legate alla tradizione del Caos-Gnosticismo che fa capo alla tradizione esoterica sia occidentale sia orientale. Esiste anche una Via Della Mano Destra che solitamente viene identificata con la porzione del bene, mentre quella cui mi sto riferendo e da cui prende spunto la band che mi accingo a recensire, di solito è identificata con la porzione del male, anche se le cose non stanno esattamente così, i riferimenti cui gli Ad Omega e il concept attraverso cui si dipanano le otto tracce del loro secondo disco: Aphelic Ascent, fanno sicuramente capo alla tradizione satanista che passa attraverso una rilettura decisamente più estrema della Via Della Mano Sinistra. In particolare i riferimenti per il duo sono legati alle teorizzazioni di Frank Giano Ripel e Austin Osman Spare.

Aphelic Ascent è il secondo disco per gli Ad Omega e come si può intuire dalla descrizione del concept che attraversa l’album, il sound di riferimento è il black metal, anche se non parliamo di black metal classico; direi che il duo di Frosinone si avvicina molto alla corrente dissonant, capace di rendere ancora più destabilizzante il tutto. La porzione più tradizionale è sicuramente legata al percorso che ha portato alla cosiddetta seconda ondata black metal, pertanto non è difficile scorgere influenze che vanno dai Satyricon, passando per gli Immortal e finendo a gruppi come i Setherial o Limbonic Art; già i Limbonic Art rappresentano l’altra faccia degli Ad Omega perché, seppure rare, non si possono nascondere alcune influenze più industrial tanto care a Daemon e Morfeus. Il platter è un viaggio negli inferi dal primo all’ultimo minuto, caratterizzato da riffing assassino e batteria che si attesta sempre su up tempo e blast, come se i due volessero annientare fisicamente e musicalmente chiunque si ponga all’ascolto di Aphelic Ascent: il che non sarebbe così strano dato che questo rappresenta comunque una parte del percorso per giungere alla piena consapevolezza e coscienza di sé, ma per farlo sono necessari abnegazione, impegno e comprensione.
Otto lunghe composizioni, queste le tappe che portano allo sviluppo di un alto senso dell’elevazione umana sopra le consuetudini e le normali leggi che regolano il mondo, otto case in cui è il riffing forsennato e carico di odio e rancore a farla da padrone, cui si alternano momenti più intimisti capaci di rendere ancora più buio e tortuoso il cammino verso la conoscenza. Un disco, questo degli Ad Omega che riesce a fare convivere istinto e conoscenza e capace di alternare momenti in cui il caos sembra prendere il sopravvento su tutto, a momenti in cui a dominare è la parte razionale, il che porta a comprendere che anche le dominanti porzioni che vanno a briglia sciolta, in realtà, sono frutto di un sinistro ragionamento e raziocinio traente ispirazione dal percorso di conoscenza che il duo porta avanti. Il disco, nonostante la sua atmosfera soffocante e perversa, scorre via abbastanza agevolmente e nonostante alcune soluzioni tendano a ripetersi, vi è sempre qualche spunto capace di offrire una variazione sul tema in grado di mantenere alta l’attenzione.

Sicuramente questo Aphelic Ascent è un disco più maturo del precedente, un album che si porta dietro la capacità dei propri mezzi, riuscendo ad inanellare riff di elevata fattura in grado di rendere alla perfezione l’atmosfera e dare risalto alle tematiche trattate: una stella nera che trae forza dal caos cosmico e che, pur restando fedele ad una certa tradizione, riesce a scavalcarla aggiungendo elementi non scontati che sanno esprimersi al meglio nei momenti dissonanti. Sicuramente un disco per pochi, sicuramente un disco che richiede enorme attenzione e qualora lo si volesse leggere più a fondo, richiede un’enorme preparazione.

Daniele “Darklordfilthy” Valeri

Drakkar Productions
www.facebook.com/AdOmega666

Dysangelium
Profane Mystic Crown
Solvet Cosmos In Favilla
Aphelion (Interlude)
Stellar Heritage
The Bitterest Heart
Triumph Of Void
Cosmic Demise

Noktvrnal – vocals, guitars, bass, synth
Vindur – drums