Hegeroth
Disintegration
Gli Hegeroth sono una band black metal polacca nata nel 2010 con all’attivo 4 album.
Inizialmente era una formazione completa composta da 5 elementi che nel corso degli anni ha perso i pezzi e per cui oggi si presenta come “duo studio band” che non ha momentaneamente intenzione di suonare dal vivo,con Bene che si occupa delle composizioni di chitarra e basso e Bila che completa il duo occupandosi dei testi quindi delle parti cantate e della batteria.Quest’anno ,ad un anno di distanza dal precedente “Sacra doctrina”(2022) ,i nostri si ripresentano con questo quinto lavoro intitolato “Disintegration“,rinnovati nel sound e nella qualita’ generale delle musiche.
Le tematiche anticlericali restano salde al loro posto,e questo nuovo sound sembra il diretto cugino di “Pure holocaust” degli Immortal di un tempo,un salto di qualità che molti estimatori del black metal tradizionale apprezzeranno,e con una cura del sound delle chitarre che surclassa definitivamente quello che fu usato nel lavoro del 2022.Avendo citato gli Immortal del 1993 sono consapevole del fatto che a qualcuno verrà non solo da sorridere,ma verrà anche da chiedersi “embè,allora dove sta la novità?”:la novità è che non c’è nessuna novità(per fortuna),si,perchè qui stiamo a parlare di una band che non si lascia andare a nessun istinto nè sperimentale nè di nessun’altro tipo;un black metal di pietra, registrato e mixato piuttosto bene e con criterio,pulito,dinamico,ispirato e anche abbastanza personale e con delle piccole venature death con uno stile di canto che si colloca tra Abbath(Immortal) e Pete Helmkamp(Angelcorpse), che ritengo sia il loro trade mark principale.Abbandonato lo spirito raw di “Sacra doctrina” ,gli Hegeroth ci fanno ascoltare oggi 9 tracce di black semplice e privo di disperate contaminazioni ,andando dritti al punto come si faceva una volta e soprattutto senza preoccuparsi di richiamare similitudini coi capisaldi onnipotenti del genere.
Lo spirito di questa band esce subito allo scoperto con “The snake“,primo pezzo del disco,subito battaglieri con ritmi sostenuti,cambi di tempo e una costruzione delle melodie plettrate a bestia molto interessanti e ben inserite in tutto il contesto.”Debased” prosegue il discorso appena iniziato,in cui ritmi più posati sono interrotti da occasionali tirate classiche del genere,in cui Bila interpreta alla grande tutto il pezzo come se fosse un racconto oscuro,con i suoi originali vocalizzi. Seguono velocemente “The dirt“,il pezzo più corto del disco con i suoi 2 minuti e 47 secondi, e “The ritual” ,il pezzo più lungo(4 minuti e 30 secondi); due pezzi in cui ascolterete fraseggi di chitarre davvero interessanti,a tratti ipnotici(The dirt) a tratti furiosi melodici e plettratissimi in cui i ritmi di batteria si alternano con una varietà che non lasciano respiro,e con una vena compositiva che non annoia mai e che alza di molto lo standard qualitativo di tutto ciò che suonano i nostri,comprese le linee di basso che di tanto in tanto si fanno sentire sostenendo alla grande la sezione ritmica,specialmente quando le chitarre suonano le note più alte.
I pezzi scorrono che è una bellezza,tra melodie accattivanti e poco comuni e un lavoro di batteria ben fatto,quando ad un tratto mi ritrovo ad ascoltare “The queen of spiders”,un pezzo che ha un inizio atmosferico e decadente d’effetto e che si sviluppa poi su un incedere non velocissimo in realtà,ma vario e ben concepito in cui ascolterete tutta la capacità compositiva di cui sono dotati gli Hegeroth.”An accident”,nono ed ultimo pezzo,non si discosta minimamente dal percorso fin qui intrapreso ed anzi rimarca per l’ultima volta la solidità dell’idea di black metal della band: veloce e battagliero fin da subito e con una parte di mezzo in cui viene suonata una gran bella melodia molto riconducibile al modo di suonare degli inossidabili Immolation.
Ho riscontrato qualche piccola imprecisione sull’esecuzione delle chitarre e,a mio modesto parere, avrei curato un pò di più la qualità del suono della doppia grancassa della batteria,un pò troppo cupo,per cui tende un pò a scomparire durante i blastbeats ,ma considerato che siamo dinanzi ad una autoproduzione uscita direttamente dagli HH Soundlab Studios ,tutto sommato posso piacevolmente dirvi che questo “Disintegration” è un dischetto ben fatto per cui potete prepararvi a scapocciare selvaggiamente (adoro questo termine eheheh).Bravi Hegeroth!
Giuseppe Musso