Rockshots Records
violet eternal
I Violet Eternal sono un gruppo power, nato dall’idea di due musicisti di opposta provenienza geografica, un italiano ed un giapponese, ritrovatisi poi in Canada: Ivan Giannini (voce) e Jien Takahashi (chitarra). Le melodie happy metal, costruite su armonie per lo più maggiori, imperversano e grondano in e da ogni solco dell’album, in questo full lenght di debutto dal titolo Reload the violet.
In particolare, a rendere più interessante l’ascolto, è la presenza di vari ospiti tra cui l’ex Stratovarius Timo Tolkki, Takao (MinstreliX), Gabriel Guardian (IMMORTAL GUARDIAN), il tastierista YUHKI, il batterista Ryuya Inoue. Ciliegina sulla torta, a suggellare il carattere power dell’intero album è la produzione affidata a Dennis Ward (Angra, Helloween). Le canzoni sono concepite e registrate con una perfezione matematica; la perizia tecnica stratosferica, la produzione ottima. Le melodie tessute da Ivan Giannini sono efficaci e ben dosate ma, perché c’è sempre un ma su questo pianeta Terra, non è tutto oro quello che luccica. I nostri si dimenano e ben figurano nelle classiche songs power con doppia cassa a manetta, come dicevamo refrains happy e positivismo a iosa ma difettano, come forse tutto il genere ormai, di presa, efficacia, romanticismo, drammaticità, energia primordiale e sfrontatezza.
Sembrano esserci dei canoni classici a cui ogni band che vuol fare questo genere deve obbligatoriamente seguire e mostrare di saper riproporre oppure suoni che obbligatoriamente vanno utilizzati; non fraintendetemi, consiglio vivamente agli appassionati del genere di ascoltare i Violet Eternal perché troveranno pane per i loro denti. Purtuttavia paradossalmente trovo molto più interessanti i pezzi medi come Ember Flame o Land of the Golden Sun in cui, a discapito di ipervelocità e tecnicismo come in Echoes of time, salgono al potere melodie classicamente hard di stampo ottantiano che sono una sorte di fusione power tra Europe, Bon Jovi e gli Stratovarius più riflessivi. A mio avviso un mix che i Violet Eternal potrebbero o dovrebbero approfondire e continuare a coltivare in futuro. Questa è però solo l’opinione di un vecchio rocker, per gli amanti del genere l’ascolto di questo disco è molto più che consigliato.
Ivanhoe