The Hip Priests
Roden House
Roden House Blues, uscito questo 2023 con l’etichetta The sign records, Ghost highway, è l’ultimo album dei frizzanti The Hip Priest band il cui esordio risale al 2006. gli Hip Priests hanno pubblicato ben trenta singoli, sei album e tre EP su varie etichette indipendenti da tutta Europa, Canada e Stati Uniti, hanno eseguito tour nel Regno Unito, in Europa e negli Stati Uniti, e hanno fatto apparizioni in club e festival acclamati insieme a spiriti affini del Rock ‘n’Roll come gli Hellacopters, Gluecifer, Turbonegro, Zeke e The Dwarves.
Guadagnandosi una reputazione ampiamente meritata come una band dal vivo incandescente, suonano per un pubblico sempre crescente sia in patria che all’estero. Prima di descrivere il nuovo album guardiamo alla line up di questi British rockers, The hip priest sono: Nathan von cruz (lead vocals), Austin rocket (guitar/vocals), Lee love (bass/vocals) silent mike (guitar/vocals) e d.p. bomber (drums). Hanno predicato il loro sermone ad alta energia di misantropia, odio e disprezzo. Infatti già dai titoli delle undici tracce di questo lavoro possiamo individuare una critica alla società odierna.Potenza inaudita apre i sipari e ci fa subito muovere la testa con la prima track Trojan Horseshit che presenta una batteria “spaccatutto”, due voci straripanti di energia, un basso molto marcato ed insistente ed una chitarra sopraffina. “Inaction rocks” è uno dei miei brani preferiti poiché presenta una melodia vibrante con sfumature heavy, dove la voce è imponente, come se protestasse, accompagnata da una seconda voce “wow”, questo brano rappresenta una chiara critica all’inerzia sociale. Un brano ad alto contenuto rock ‘n roll è incarnato da Shakin’ ain’t fakin’ dove i chitarroni la fanno da padrone di concerto con una batteria estremamente possente. Andiamo al cuore del disco con Sell my soul la quale si caratterizza per un sound quasi metal dove la voce domina la scena contornata a perfezione da un basso pesante, una batteria dirompente e dei chitarroni eclettici forse è il mio brano preferito. Just to get by è una ballad rock molto carina e concitata dove il sound si presenta molto più soft rispetto al resto del disco ma non per questo ci coinvolge di meno.L’album si chiude con un bellissimo titolo, ovvero The best Revenge. Questo brano rappresenta appieno lo spirito del Rock ‘n roll, ma soprattutto lo spirito vincente ed avvincente di questa capacissima band.
DALYLA
Il rock è un modello di vita, non è solo suoni
(anonimo)
Trojan Horseshit
Inaction Rocks
Shakin’ ain’t Fakin’
Pissed on Power
Can’t abide with me
Chasing Death
Sell my Soul
Just to get by
Persistence is Futile
Tiger in my Tank
The Best Revenge
Nathan Von Cruz – lead vocals
Austin Rocket – guitar/vocals
Lee Love – bass/vocals
Gentle Ben – guitar/vocals
D.P. Bomber – drums