Strigampire

All to Dominate

In sella, pronti a partire verso la conquista! “All to Dominate” è questo il titolo del nuovo album in casa Strigampire, la band canadese è dedita a un thrash/swedish death metal ricco di contaminazioni.

At The Gates, Arch Enemy, questi i rimandi più calzanti, ma non è tutto, c’è qualcosa che suona dannatamente tecnico e altre parti pregne di groove. Non mi sono dimenticato della melodia, anzi, grazie a una caratura tecnica davvero notevole la band si fa apprezzare anche per questo. Le ostilità hanno inizio, a suonare la carica è “Liberty”, classica opener che si fa distinguere già dalle prime note per l’aggressività, di certo l’intenzione è quella di non fare prigionieri. Gli Strigampire suonano bene, non si può assolutamente dire il contrario, e continuando nell’ascolto di questo “All to Dominate” ne sono sempre più convinto. “Dominate Them All” è più ragionata, ma i nostri dopo un inizio in sordina ritornano a far male, tanto male, grazie a una sezione ritmica che pesta, e la voce di Steve DC sempre più acida, dal microfono esce rabbia, sdegno verso la società odierna.

“Sold Our Soul” è un brano tiratissimo, con un inizio davvero molto metal, bravi ragazzi mi avete fatto tornare indietro negli anni, posso solo che ringraziarvi. A metà della canzone emerge la tecnica sopraffina dei due chitarristi, Johnny Dead e Willy Thousand, si fanno notare per un lavoro sulle sei corde a dir poco impeccabile, della tecnica ho già ampiamente parlato, ma trovo sia giusto spendere due parole sul gusto. “In The Maze of Lost”, cosa sta succedendo la band è stata travolta da una mutazione, l’inizio è di matrice black metal, tempi grind, riffs malvagi, poco dopo si torna alle origini, gli Strigampire sono tornati ai loro fasti, swedish metal molto presente, non lo scopriamo di certo ora, figlio del classic metal e anche in questo frangente il genere padre si alza e risorge, non c’è mai fine. La produzione dell’album non tradisce le peculiarità di oggi, tutto molto compresso, anche se è piacevole comunque il distinguo di ogni strumento, questo grazie a un lavoro attento sul mixing. Continuo il viaggio con “Where I Belong”, di certo non c’è spazio per meditare, traccia dopo traccia conosco il lato più cattivo della band, l’ira non si placa, anche questa song è intenzionata a lasciare il segno, attraverso raffiche di metal estremo, devo imputare la “colpa” al drummer James Foster, autore di una prova forsennata.

Basking In Paradise”, che la violenza sia con voi, a questo giro voglio citare il lavoro del “cattivo ragazzo” Bad Guy Provencher, nel mentre che le sei corde sono attente a distribuire melodia, lui non molla, caricandosi sulle spalle l’onore di supportare al meglio i riffs, rendendoli a dir poco granitici. “Death Silence”, un attimo di riflessione, almeno in partenza, non illudetevi la band non è mai doma, basta poco a riaccendere la fiamma, eccoci, a dimostrazione suona “The Day I’ll Join You” dalle trame superbe. “Brave The Tempest” invece, è un brano dove tutta la perizia tecnica, qualora ce ne fosse stato bisogno viene alla luce, gli Strigampire vanno a invadere le terre del thrash tecnico, nonostante la matrice resta sempre fortemente ancorata allo swedish. Chi sostiene che non escono più album interessanti lo invito ad ascoltare “All to Dominate”, forse potrei fargli cambiare idea, ne sono quasi certo!

In coda al disco una piacevolissima sorpresa, la cover di TNT dei grandissimi AC/DC, cori epici differenziano le due proposte, anche se i nostri hanno fedelmente reso omaggio ai colossi anglo-australiani, come poter riuscire a non saltare dalla sedia con tale inno alla nostra musica.
Tutta la mia stima per gli Strigampire, bravi ragazzacci, complimenti.

In alto il nostro saluto.

Trevor Sadist

Self Release
www.strigampire.com

Liberty
Dominate Them All
Sold Our Soul
In The Maze of The Lost
Where I Belong
Basking In Paradise
Death Silence
The Day I’ll Join You
Brave The Tempest
TNT (AC/DC cover)

Steve DC – vocals
Johnny Dead – guitars
Willy Thousand – guitars
BadGuy P. Provencher – bass
James Foster – drums