Rebel Heart
Day of clouds and darkness
Un album che attira la nostra attenzione, è edito dalla UDU Ululati Records nel 2021. l’album in questione è “Day of clouds and darkness” , un lavoro hard rock dei Rebel Heart. Esso è una raccolta dei pezzi migliori dei primi tre album.
Prima di addentrarci nei meandri di questo disco, guardiamo alla line up della band: Ivan Perugini chitarra, Germano Quintabà voce e batteria,Sergio Villarre al basso e Fabio Bruscantini alle tastiere. Dobbiamo anche vedere alla due collaborazioni/ ospiti, in due delle dodici tracks, ovvero, nella track n.5 ” Crucified Soldier” è presente la batteria di Giampiero Santini e nel brano ” Open My Grave”, sentiamo invece la batteria di Giacomo Zepponi. Il disco si apre con ” Devil’s Byte” che apre i sipari con delle tastiere dolci e incantevoli, le quali spianano la strada ad una chitarrona possente ed una voce imperiosa e dai tratti heavy metal. La batteria è irrompente ed il basso marcato. Il titolo sembra essere un gioco di parole tra il morso del diavolo ed il byte (computer) del diavolo. Quasi come se fosse una critica alla tecnologia ed al suo uso smodato. Un pezzo che mi piace molto è ” Fallen Angel”, energico, molto ritmato che ci coinvolge pienamente con la sua chitarra, batteria e basso dark ed una voce soavemente dark, contornata da dei back vocals fatti ad arte. Un pò struggente il sound ed emozionante, come il titolo.
Si riparte con un pieno di energia rock in pieno stile 70/80, con “Run through the night“, dove la voce si scatena in tutta la sua virtuosità. Accompagnata da un riff di chitarra eccellente. Siamo così al cuore dell’album. “ Race to madness” è un pezzo davvero degno di nota forse quello con più sfumature metal, dove il sound ed i riff di chitarra, basso e batteria sono oscuri e psichedelici. al 2′:45″ Ivan ci cattura in un vorticoso e stupendo assolo di chitarra. Atmosfera doom metal è incarnata da ” Open my grave“, dove la voce di Germano è stupefacente. Chitarra e basso sono multicolore e ci rapiscono vorticosamente. Una delle mie canzoni preferite è “cult of power“, che ci accompagna verso la fine dell’album.
Questo brano è il connubio perfetto tra una ballad metal ed una potenza senza precedenti, come se in un brano potessero coesistere romanticismo musicale e rabbia hard rock. Il full lenght si chiude in bellezza con ” Never know why” che inizia con una batteria ritmata ed una voce suadente ed accattivante, in un crescendo di potenza, la chitarra è eclettica e bellissima. Il testo è molto pessimista ma il sound ci fa sognare, accompagnandoci in un mondo etereo con tutto il suo costrutto musicale, dove le note sembrano fluire naturalmente insieme alle parole come se fossero un’anima ed un tutt’uno onirico. Per concludere posso dire con certezza che questo quartetto di cuori ribelli , mi ha colpito molto con la loro musica ed attendiamo frementi un prossimo album.
DALYLA
” Il rock non eliminerà i tuoi problemi. Ma ti permetterà di ballarci sopra.”
PETE TOWNSHEND