Porcupine Tree

Closure/Continuation

Nel panorama del rock a livello mondiale, i PT sono sicuramente uno dei gruppi più importanti ed influenti degli ultimi trent’anni. Fondati nel 1987 dal genio e polistrumentista Steven Wilson influenzato dal prog più psichedelico dei Pink Floyd e dei King Crimson, dopo qualche anno insieme a Richard Barbieri (tastiera), Colin Edwin (basso) e Gavin Harrison (batteria), costruisce una vera e propria band di virtuosi che praticamente rimane tale fino allo scioglimento avvenuto nel 2010 alla fine del tour di supporto al loro album The Incident.Da più di dieci anni il popolo del prog aspettava in trepida attesa questo disco e finalmente a novembre 2021 i Porcupine Tree hanno annunciato la reunion con una formazione a tre composta da Wilson, Barbieri e Harrison e di conseguenza l’arrivo del nuovo album. La strategia utilizzata dai nostri per aggiungere più pepe all’uscita dell’album Closure/Continuation prevista per il 2022, è stata quella di fare uscire con cadenza regolare dei singoli che ovviamente hanno incuriosito ed aumentato sempre di più l’attesa per l’uscita ufficiale del cd che è regolarmente avvenuta a giugno 2022.

Da un primo ascolto vi dico subito che si tratta di un grandissimo lavoro, non è un disco solo prog ma ci si possono trovare influenze musicali di qualsiasi tipo, già la opener Harridan è un summa di quello che vi ho appena detto, ritmica graffiante segnata da un riff di basso e batteria sincopata con la voce di Steven che apre ad un pezzo rock completamente psichedelico, durante il lungo assolo strumentale sembra di ascoltare un pezzo dei King Crimson, tutto combacia perfettamente ed è un piacere sentire come viaggia la batteria di Gavin lungo tutto il pezzo talmente bello che sul finire assume i connotati della jam-session, insomma otto minuti di godimento puro.Of the new day è l’unica traccia accreditata al solo Steven, una splendida ballad che sembra uscire fuori dal suo meraviglioso capolavoro da solista del 2013, The raven that refused to sing. Con Rats return si ritorna ad uno stile più vicino alla track di apertura, ritmo sempre molto alto e a tratti si vira sul rock ancora più duro. Dignity possiede le delicate sonorità di Of the new day, ma qui in qualche modo si percepisce il mood crescente dei Radiohead, ancora un brano che dura otto minuti ma si vorrebbe non finisse mai. Herd Culling completa la trilogia basso/batteria quasi come fosse un’appendice della prima e della terza track. Con Walk the plank  si cambia registro, l’elettronica di Richard domina il brano e porta la voce di  Steven in un fantastico mondo popolato da una miriade di effetti sonori costituendo il pezzo più sperimentale del cd.

I magniloquenti quasi dieci minuti di Chimera’s Wreck ci restituiscono la band degli inizi di carriera, quando le composizioni erano mostrosuamente e meravigliosamente complicate, qui il prog è vivo e risveglia i Genesis di The Cinema show e gli Yes di Relayer.  La versione del cd che sto ascoltando è quella deluxe, per cui sono presenti altri tre bonus, Population three (un pezzo strumentale niente di che), Never have (bellissima ballad scritta dal solo Steven che sembra un out-take da uno dei suoi lavori da solista) ed infine Love in the past tense (ottimo pezzo d’ensemble).

Closure/Continuation è un signor album, avremo anche aspettato dieci anni ma ne è valsa davvero la pena, i Porcupine Tree sono talmente bravi e creativi che sembrano quasi dei marziani.

Massimo Cassibba

Music For Nations
www.porcupinetree.com

Harridan
Of the New Day
Rats Return
Dignity
Herd Culling
Walk the Plank
Chimera’s Wreck
Deluxe edition bonus tracks[47]
Population Three (instrumental)
Never Have
Love in the Past Tense

Steven Wilson – vocals, guitars, bass, piano, mixing
Richard Barbieri – keyboards, synthesisers
Gavin Harrison – drums, percussion, drum mixing

Additional personnel

Ian Anderson – art direction, photography, graphic design
Lisen Rylander Löve – voice sample (track 4)
Suzanne Barbieri – voice sample (track 4)
Ed Scull – additional engineering
Paul Stacey – additional engineering