Report a cura di Massimo Cassibba

PF LEGEND

Pink Floyd Legend – Atom Heart Mother (Teatro Colosseo di Torino, 8 marzo 2023)

Da vecchio floydiano quale sono, era grandissima la curiosità di assistere alla trasposizione live del disco con la mucca in copertina. Atom Heart Mother è un’opera molto particolare che si snoda attraverso combinazioni straordinarie di musica classica e rock che solo degli artisti visionari e geniali potevano partorire.
Torniamo quindi ad una bella serata di marzo, sono quasi le 21 ed il Teatro è gremitissimo in ogni ordine di posti, scendono le luci e gli artisti fanno lentamente il loro ingresso sul palco….la magia sta per iniziare e l’inconfondibile suono delle tastiere insieme ai primi accordi di fender ci teletrasportano nel pianeta floyd…

Shine on you crazy diamond è la prima lunga suite che viene proposta egregiamente direi ma la successiva Welcome to the machine scalda di brutto l’ambiente, si continua con Have a cigar e la bellissima Wish you were here e fin qui tanto di cappello alla band, la chitarra di Alessandro Errichetti di concerto con Fabio Castaldi (voce e basso), Simone Temporali alle tastiere, Paolo Angioi alla chitarra ritmica ed Emanuele Esposito alla batteria senza scordare il sax di  Maurizio Leoni rendono il sound fluido ed avvolgente mixato perfettamente alle voci delle tre brave coriste Giorgia Zaccagni, Nicoletta Nardi e Sonia Russino. L’impianto scenico è ben equilibrato tra le immagini che vengono proiettate e le liquide luci.
Senza respiro, si continua con le esecuzioni spettacolari di Time, Great gig in the sky e Money poi c’è un momento più introspettivo con Mother e Brian damage. Il rock pulsa di nuovo con In the flesh ed una pazzesca Another brick in the wall con stupendi assoli di chitarra e variazioni negli arrangiamenti. Bravissimi !!!
Finalmente dopo tanti anni ho la possibilità di ascoltare dal vivo qualcosa dal discusso ultimo album The final cut (che io adoro), ciò avviene con la messa in scena delle commoventi Southampton dock e The final cut.
Durante la pausa viene proiettata un’interessante intervista che Ron Geesin ha concesso ai PFLegend, dove lo stesso spiega la genesi della celebre suite di Atom Heart Mother e come la partitura della suite è stata eseguita dalla band insieme a coro ed orchestra sotto la sua direzione.
Nella seconda parte la scena viene rivoluzionata dall’ingresso delle due corali e degli ottoni e del violoncello. L’ensamble inizia a suonare Summer ’68 e già c’è un primo assaggio di ciò che avverrà a breve con la finale esecuzione della suite Atom Heart Mother comprendente le sotto partiture di Father’s Shout/Breast Milky/Mother Fore/Funky Dung/Mind Your Throats /Please/Remergence. E’ tutto semplicemente meraviglioso ed incredibilmente appassionante con le corali che si inseguono e si aspettano e si sovrappongono nel corso della suite che vede gli ottoni entrare ed uscire con precisione per lasciare spesso il campo al violoncello solista. Ovviamente anche la band fa il suo ed è particolarmente apprezzabile il lavoro che viene fatto nella parte ritmica basso/batteria.
I 25 minuti del lungo brano finiscono in un attimo ed il pubblico tributa giustamente una standing ovation ai musicisti sul palco ma non è finita, la collaborazione coro-orchestra-band continua anche nella parte finale della serata con la malinconica melodia di Nobody home e Vera e con l’inno alla pace Bring the boys back home. Come da prassiper i concerti dei Pink Floyd i bis comprendono Comfortably numb e Run like hell ma l’ultima grande sorpresa viene riservata all’ultimo encore dove band orchestra e coro eseguono la breve parte conclusiva di Atom heart mother. E’ l’apoteosi, il pubblico gradisce e gli applausi continuano.

Shine on you crazy diamond
Welcome to the machine
Have a cigar
Wish you were here
Time
Great gig in the sky
Money
Mother
Brain Damage
In theFlesh
Another brick in the wall
Southampton dock
The final cut
Summer of 68
Atom heart Mother
Nobody Home
Vera
Bring the back home
Comfortably Numb

Run like hellFabio Castaldi – vocals and bass
Alessandro Errichetti – vocals and guitar
Simone Temporali – vocals and keyboards
Paolo Angioi – guitars bass and backing vocals
Emanuele Esposito – drums
Giorgia Zaccagni, Sonia Russino, Nicoletta Nardi – choir
Maurizio Leoni – sax