Nostromo
Bucephale
Penso che la band dei Nostromo abbia battuto il records dì attesa per un disco, dico questo perché gli elvetici hanno fatto uscire un nuovo disco dopo ben venti anni, sicuramente in tutto questo avrànno influito i vari rimaneggiamenti della formazione fino a che poi lo scioglimento nella metà degli anni 2000 ne ha sancito la conclusione.
La rinascita di un certo interesse nei loro confronti suscitata dopo un concerto che la band ha suonato dopo circa undici anni e sono bastate solo poche foto pubblicate sui social per suscitare di nuovo la fiamma del black metal. Tanto è vero che band come i Gojira si sono accorti di loro invitandoli all’hellfest.Questo per dirvi che la band gode malgrado il tempo sia passato abbondantemente, l’interesse verso di loro non si è perso anzi. Per questo disco le cose sono state fatte in grande,e sono stati invitati diversi Artisti della scena black e non solo.”Bucephale” è costellato di collaborazioni di prim’ordine con Monkey 3 in “Asato Ma” e l’artista ambient rituale Treha Sektori (Church Of Ra) in “κατάϐασις” (leggi Katabasis). Quest’ultimo ha anche disegnato l’opera attraverso il suo progetto artistico Dehn Sora. Il prossimo album dei Nostromo è stato progettato da Raphaël Bovey (Kruger) e Pedro Tomé, registrato al Noise Palace Studio, Gimel (Svizzera), mixato da Raphaël Bovey al My Room Studio, Losanna (Svizzera) e masterizzato da Lad Agabekov al Caduceus Studio, Gimel (Svizzera). Illustrazione e layout di Dehn Sora realizzato in digipack in completo colore nero nelle varie sfumatore anche per evidenziare lo stupendo di sogno fatto per Bucephale.
Come sappiamo la maggior parte degli eroi storici si osno spesso accompagnati dai loro fidi cavalli ed il più famoso ovviamente è Alessandro il grande con il suo Bucefalo(argomento del disco), Poi Marengo per Napoleone Bonaparte The Mare Babieca per El Cid, Palomo per Simón Bolívar Pegaso per Zeus Rocinante per Don Chisciotte ed ultimo ma non ultimo Il cavallo di Troia di cui tutti piu o meno conosciamo la storia solo per citare alcuni nomi.Il lavoro si compone di dieci tracce esplosive che si ascoltano tutte d’un fiato, disco che gode di una produzione clamorosa che ci consegna un disco potente e devastante sicuramente questi vent’anni sono serviti alla band per servirci qualcosa di clamoroso. Ascoltando il disco ci si rende conto che l’appartenenza a tale scena sia da attribuire alle influenze della band che vanno da Gojira Slipknot e Slayer.Il punto di forza che secondo me scaturisce da queste tracce è la freschezza degli arrangiamenti e come accennato poco fa anche la produzione la il merito, ma un attesa tanto lunga ha fatto si che il disco risultasse poi come lo ascoltiamo.
Se c’è un appunto che si può fare forse e dico forse, è la voce che ha sempre lo stesso colore e non cambia mai in tutto l’arco del disco, ma questo penso che stia nelle cose. Ma non per questo il nostro Javier si perde d’animo e la sua è una performance degna di nota e fa si che il disco non cada mai di tono.Dopo alcune debordanti tracks arriviamo ad una delle più potenti tracce Katabasis che con il suo incedere lento ma definitivo rappresenta a mio avviso uno dei punti più alti del lavoro. Anche la seconda traccia ha un inizio davvero originale quasi sincopato che fa da ponte a quello che sara poi une della canzoni piu distruttive del disco IED (intermittent explosive disorder).Un cenno alla copertina è d’obbligo, l’opera perché di questo si tratta si presenta nel modo più professionale e suggestivo possibile. Infatti, per arrivare al disco bisogna aprire il libretto che ha più l’aspetto di un allegato aprendosi in tutte le direzioni e dopo averlo aperto completamente ci appare una croce rovesciata veramente figo mi viene da dire si eguaglia in bellezza solo alla copertina dei Death ss che aveva nella confezione una bara.
Buchefale per quanto mi riguarda è una delle cose migliori che abbia mai sentito per quanto riguarda il genere estremo se vi interessano le epiche storie antiche questo è il disco che fa per voi .
Stefano Bonelli