Midnight Bullet

Hostile Resistance

Quarto album in questo 2022 per i finlandesi  Midnight Bullet, attivi dal 2009, (dopo Faraday Cage, 2012; Lose my face, 2015; Into the fire, 2019) ed una serie di singoli.

Hostile resistance, in una produzione eccellente della Inverse Records, ci propone una Cover minimale ma in linea con la sostanziale semplicità dei messaggi. Forti, diretti, senza indugi o fronzoli. Un trash-Metal roccioso, dalle melodie e linee armoniche essenziali, come da copione del genere e senza troppi voli. Tuttavia i pezzi sono ricchi di sapienti cambi di tonalità e ritmo, caratterizzati da una omogeneità di riff pieni e potenti che si aprono praticamente sempre in ritornelli melodici, di quelli che già ad un successivo ascolto sono capaci di restarti in testa e desiderare di riascoltare ancora ed ancora. I brani sono ben concepiti e impreziositi dalla voce di un Tuomas Lahti potente quanto versatile, frontman ricco di espressività e tecnica vocale.

Come nel buon vino, questo album esprime una corposità forte, di quella che ormai fa parte di un gusto che definire solo Trash sarebbe probabilmente riduttivo. Si intravedono Pantera, aromi di Slayer in sottofondo, note di Metal Church e armonie di Megadeth. La vecchia scuola, quella che non tramonterà mai, in pratica. Il tutto viene esaltato da fantastici incastri di doppie voci e assoli dell’ottimo Lauri Ikonen, solidi e di grande senso tecnico, mai dispersivi.Menzione speciale per la linea ritmica di Mikko Nokelainen, una vera colonna portante! Magari un lieve appunto su un Mirko Miettinen indubbiamente “sacrificato” al basso. Sicuramente svolge in modo eccellente il suo lavoro, ma che sia una conseguenza del genere musicale o delle scelte di fonia, avrebbe potuto semplicemente essere messo in maggiore risalto tramite suoni un po’ meno in ombra e più brillanti; magari anche “liberando il Kraken” di tanto in tanto in modo da lasciarlo sfogare.Quanto ai testi, si rimane piacevolmente sorpresi dalla ricerca quasi decadente di una introspezione ribelle, con venature di estrema profondità. Come esempio, la parte finale di Rain on me: una vera poesia

…I don’t need to be a part of your remedy

When you keep feeding your disgraceful legacy

I’m walking by myself now

And i take the rain on me… 

Ma veniamo al dettaglio con il menù offerto dalla Casa:
1)Rain on Me: un perfetto concentrato di ciò che la Band rappresenta. Veloce e potente. Sono colpi di rasoio, ragazzi!
2)Hostile Resistance: title track capace di rievocare tutto il buono che c’è nel trash metal. Essenziale il lavoro vocale.
3)Paranoia Obsession: bellissimi incastri di doppie voci e gran lavoro alla ritmica di chitarra. Voce e chitarra si inseguono rendendo coinvolgente l’ascolto.
4)Wait and See: piuttosto “Slayeriano” il riff, il quale poi si apre in un ritornello decisamente personale, mi si passi il termine: “Bullettiano”. Un pizzico di Metal Church nell’assolo completa il tutto.
5)Rise and Fall: gran pezzo, il ritornello è una vera chicca, capace di spezzare le atmosfere iniziali verso una linea più melodica e ricca di un che di malinconico.
6)Dead Redemption: spiazzante la linea ritmica dell’ottimo Mikko Nokelainen, con le due chitarre che continuano a rasoiare in una linea melodica semplice ma di effetto.
7)Take Me Away: degno dei Metallica migliori. Ritornello che si apre grazie ad una linea vocale azzeccatissima
8)Enemy Number One: qua si salta dalle sedie, gente! Un incedere ritmico coinvolgente dove la band concentra tutto il suo sapere e da il meglio “terzinando” la cassa di un ritornello degno dei più grandi. Come pure meraviglioso è l’assolo quasi alla fine del pezzo. Forse un po’ troppo corto.
9)Last Escape: nulla aggiunge e nulla toglie agli otto fratelli precedenti.
10)Angel of Babylon: Mid tempo da un altro tempo! In un inizio d’atmosfera, continua forsennato e si risolve in un ritornello essenziale, dove forse ci si sarebbe aspettati di più dalla linea vocale, ma che lascia spazio alla chitarra solista in modo sapiente, rincorrendola in una sorta di staffetta.
Manca forse un pezzo capace di impreziosire e dare respiro a questo lavoro roccioso, che non le manda a dire, dove magari poter mettere in luce le indubbie capacità tecniche e compositive della band. Ma come accade spesso, quando un lavoro è capace di emergere davvero, si viene spinti a metter su di nuovo l’intero album. Perché in testa, oh si, ti rimane davvero! Complimenti! 

M.Romeo 

Rain on Me
Hostile Resistance
Paranoia Obsession
Wait and See
Rise and Fall
Dead Redemption
Take Me Away
Enemy Number One
Last Escape
Angel of Babylon

Tuomas Lahti – vocals, guitar
Mikko Nokelainen – drums
Lauri Ikonen – lead guitar
Mirko Miettinen – bass