Mephisto Brass

Totem

Se volevamo trovare un po’ di musica originale i Mephisto Brass sono un fulgido esempio; faccio questa affermazione  perché dopo aver ascoltato questo sono rimasto molto colpito dalla loro proposta. L’ensemble  nasce  come street band a Milano nel 2019 ed hanno già all’attivo un ep intitolato Amhardcore.

Ad un ascolto poco attento i Brass potrebbero essere scambiati per uno di quei gruppi elettro-tecno che vanno tanto di moda adesso. Tutti gli artisti in  Italia ed in Europa che vogliano fare della dub oppure dei vari generi che vanno di moda nei vari club nostrani e mondiali quali Techno, House, minimal,jump style, dubstep, drum and bass, psy-trance, EDM, IDM e dance music.Mi chiederete Dove sta l’originalità? Domanda lecita ed ecco la risposta. I Mephisto Brass fanno si quei generi da discoteca ma lo fanno in modo totalmente analogico, che significa analogico ? è presto detto si perchè questo ensemble perché è di questo che si tratta,usano strumenti musicali veri soprattutto a fiato accompagnati da una sezione ritmica che fa si che il tutto si amalgami perfettamente e se vi sembra che a volte  qualche strumento sia frutto di una “mutazione  elettronica” per così dire  in  realtà tutto  quello che si ascolta in Totem (il titolo del disco),è frutto di strumenti analogici.

Detto questo però i Mephisto Brass non disdegnano l’uso di delay e di octaver per rendere il suono più pieno.In tutto questo il fatto che dietro questo gruppo l’elettronica sia del tutto assente non se ne sente minimamente la mancanza.  Ed il particolare usi dei fiati e delle percussioni molto dovuto anche alla bravura dei vari musicisti che riescono a sopperire a tale mancanza riuscendo a far muovere i corpi di chi  li ascolterà, senza quasi notare la differenza.Se volete riscontrare delle influenze musicali se ascoltate il nuovo lavoro degli Infected Mushroom  siamo in quel mondo lì. Il disco si compone di sette brani aggressivi e godono tutti di una produzione stratosferica rendendo tutto l’approccio musicale  assai moderno alla stessa stregua di quello che si ascolta nei locali senza il minimo timoroso tentennamento anzi il tutto sembra dannatamente sfacciato. Tra i brani vi segnalo Mirror Maze che divisa in due parti, Satisfaction che non è la cover  del famoso brano dei Rolling Stones e Corvo Nero. Ma a parte questi io vi consglio assolutamente di ascoltare il disco dall’inizio alla fine  e se ascoltandolo vi verranno in mente  immagini  di film distopici quali Blade Runner o XXX quello con Vin Disel e AsiaArgento in quella scena da rave la vostra mente viaggia nel modo giusto .

Stefano Bonelli

Fantasmi
Massive Moth
Satisfaction
Amnezia Haze
Crevalcore
Mirror Maze (Pt. 1)
Mirror Maze (Pt 2)
Corvo Nero

Giacomo Bertazzoni – sassofono tenore
Lorenzo Faraò – sassofono baritono
Niccolò Pozzi – sassofono
Fabio Danusso – rullante
Davide Turolla – tamburo basso