Malombra

T.r.e.s.

Li abbiamo aspettati “solo” 20 anni ma alla fine sono riemersi dalle tenebre con questo lavoro molto dark. I Malombra nascono all’inizio degli anni novanta, in seguito all’incontro tra Renato ‘Mercy’ Carpaneto e Diego Banchero. Dopo tre album caratterizzati da un suono sospeso tra doom metal, dark wave e progressive rock, il gruppo, intorno al 2001, rimase in standbye a causa di problemi interni dovuti principalmente a cambi di lineup e nonostante il molto materiale già scritto non riuscì a produrre un altro lavoro.   

Il nuovo disco T.R.E.S. pur essendo il numero quattro nella discografia ufficiale della band, ma essendo stato scritto a fine anni novanta è a tutti gli effetti, almeno in ordine cronologico di creazione, il terzo album della band. Lavoro che probabilmente era già pronto all’epoca ma che finì nel dimenticatoio per incomprensioni varie tra i componenti del gruppo.A distanza di cosi tanto tempo, i nuovi Malombra recuperano e restaurano il materiale scritto dalla formazione originale e che ora vede la luce. La nuova rilettura dei pezzi da nuovo vigore al sound gotico e delirante che caratterizza l’opera, un disco visionario pieno di atmosfere tipiche dei rituali sacri degli sciamani..  La partenza inquietante alla Goblin, segna l’opener Astarte Syriaca che sviluppa in seguito la sua dirompente potenza estesa nei suoi sette minuti di durata. La spettrale Baccanalia riporta il cammino musicale nella parte esoterica e sacrale, la voce di Mercy è ossessiva e profonda nel suo oscuro racconto.

Nel nome del romanzo capolavoro di Antonio Fogazzaro arriva la bellissima terza traccia Malombra, una introduzione da brividi alle tastiere e successivamente il lento incedere di un rock oscuro e decadente pervade il brano. La successiva Allucinazione Ipnagogica, è un ipnotico breve pezzo contraddistinto da un grande testo recitato da Mercy.Arriviamo così al cuore pulsante del cd, i suoi 17 minuti fanno di Cerchio Gaia 666 la suite dell’album, brano caratterizzato da momenti aggressivi e sincopati ad altri più riflessivi, a mio avviso grandissimo il lavoro di Matteo Ricci alle tastiere con degli assoli da brivido. Fantasmagoria 1914 dall’incedere duro e marziale contrapposta alla tenerezza quasi algida de La sola immanenza chiudono T.R.E.S.

Il Malombra sound resta vivido e presente, T.R.E.S. conferma la loro maturità stilistica ed artistica e ne esce fuori sicuramente un’ottimo lavoro accessibile a tutti coloro che possano essere incuriositi dal prog piu’ gotico e tenebroso.

Massimo Cassibba

Astarte Syriaca
Baccanalia
Malombra
Allucinazione ipnagogica
Cerchio Gaia 666
Fantasmagoria 1914
La sola immanenza

Mercy – voce, testi e fairlight
Matteo Ricci – chitarre, basso, mellotron,vocoder
Fabio Cuomo – batteria, tastiere
Giulio Gaietto – batteria, odissey in “allucinazione ipnagogica”