LIVE REPORT

Report a cura di Giacomo Cerutti

METALITALIA.COM FESTIVAL 2023 – X EDIZIONE – GIORNO 1

Questo weekend il popolo metallaro ha un solo compito da svolgere, andare al Live Music Club di Trezzo sull’Adda dove si terrà la decima edizione del celebre METALITALIA.COM FESTIVAL, con un bill di tutto rispetto che ha destato subito l’attenzione.

Innanzitutto l’annuncio bomba dei rispettivi headliner ovvero i leggendari VENOM capitanati dal mitico Cronos, ma soprattutto una delle band più amate d’Italia gli straordinari FOLKSTONE, riuniti per questa occasione speciale dopo lo scioglimento avvenuto nel 2019. In seguito con l’annuncio di MISCREANCE, WHISKEY RITUAL, WITCHMASTER, MALEVOLENT CREATION, PESTILENCE, PAUL DI’ANNO e UNLEASHED per la prima giornata, e, DRACONICON, KANSEIL, DIABULA RASA, FUROR GALLICO, WIND ROSE e FEUERSCHWANZ per la seconda, l’interesse è cresciuto tanto che ad aprile quest’ultima aveva già registrato il sold out, mentre il mese successivo sono esauriti gli abbonamenti. Non c’è da meravigliarsi visto l’altissimo livello della proposta, inoltre per la prima volta avverrà l’unione tra la musica metal e l’arte del tatuaggio inaugurando METALITALIA INK, infatti saranno presenti Clod the Ripper, Giancarlo Capra, Vlad of Thelema, Welt, Alessandro Manomorta e Lorenzo Colore, saranno presenti con i loro stand a vostra disposizione. Ovviamente nell’area esterna è stata allestita la zona ristoro, zona relax e dove avranno luogo i meet and greet con le band, ma ora andiamo a scoprire come si è svolta la prima giornata all’insegna del metal estremo, ma scandita da due nomi di spicco dell’heavy metal classico, ovvero i sopracitati VENOM e PAUL DI’ANNO storica voce degli Iron Maiden, dei quali canterà il suo repertorio.

MISCREANCE

Quando aprono i cancelli è già presente un buon numero di persone, complice il fatto che la prima band a fare il meet and greet sono proprio i VENOM, quindi come lasciarsi perdere l’occasione! Altri guardano il merchandise o si ristorano, finché alle 14,00 si apre il sipario con i MISCREANCE, band tosco-veneta nata nel 2018 ma con già all’attivo il debut album Converge uscito nel 2022. Preceduti dall’intro e accolti calorosamente partono con l’inedito Epilogue, seguita dai pezzi nuovi come Flame Of Consciousness, No Empathy e un altro inedito Honi Xuma: Vision. Propongono un technical death-thrash di buona fattura, delineato dai solidi riff intarsiati da assoli a cura di Andrea Granauro e Tommaso Cappelletti, potenziati dalle solide note di basso Jean Claude Rossignol. Salta subito all’occhio la mancanza di un frontman, il mistero è presto svelato in quanto Andrea Feltrin è batterista-cantane, che ben si destreggia pestando su piatti e pelli dando ad ogni pezzo una marcia in più, infine completa il sound con un growl sporco. Con Incubo terminano l’esibizione assolvendo pienamente l’arduo compito di aprire il festival, con pochi pezzi ma tanta grinta si sono guadagnati il rispetto dei presenti, i quali non hanno mai fatto mancare il loro prezioso supporto,

Setlist:
Intro
Epilogue
Flame Of Consciousness
The Garden
No Empathy
Honi Xuma: Vision
Incubo

Whiskey Ritual

La giornata prosegue con la seconda e ultima band italiana, i WHISKEY RITUAL nati nel 2008 a Parma prendono posizione di fronte al pubblico già aumentato, iniziando con Too Drunk For Love alzano il tiro con il loro maligno Black’n’Roll. I nostri hanno all’attivo cinque dischi di cui l’ultimo Kings uscito nel 2022, dal quale traggono Eye For An Eye e Trve Escort due belle mazzate come il resto del repertorio, Black Metal Ultras, Black’n’Roll, Blow With The Devil, travolgenti title track del passato. Il pubblico si esalta fomentato dalle ritmiche feroci e grezze di A. e H. Desecrator, dove si sente il gelo del black metal e il sudore del rock’n’roll, reso ancora più spietato da Mitja (Dimitri Corradini) bassista di grande spessore già militante nei Distruzione e Death SS, mentre alla batteria il tenace Asher (Forgotten Tomb, Caronte, Domina Noctie e Tulpa) che con ritmi serrati accompagna ogni pezzo, inoltre dei Caronte abbiamo lo stesso frontman Dorian Bones che trafigge il sound con un growl sporco e strozzato. Grazie alla dinamica tenuta di palco e gli incitamenti di Dorian, ottengono una risposta molto positiva sino a Bite it You Scum, cover di G.G. Allin con la quale terminano un’esibizione di forte impatto, condita con golate di WHISKEY.

Setlist:
Too Drunk For Love
Black Metal Ultras
Knockout
Eye For An Eye
Black’n’Roll
Trve Escort
Blow With The Devil
666 Problems
Bite it You Scum (G.G. Allin cover)

Witchmaster

Dopo gli show delle nostre band diamo il benvenuto ai primi ospiti stranieri, direttamente dalla Polonia ecco i WITCHMASTER colpirci con Tormentor Infernal seguita da Morbid Death, due pillole di violenza ingoiate come aperitivo di una performance terremotante. Infatti il set si concentra soprattutto sui primi due dischi Violence & Blasphemy e Masochistic Devil Worship, facendo dilagare una furia comandata da sassate di riff e assoli scaturite da Geryon, linee di basso di cemento armato tracciate da Reyash, unici membri originali dalla nascita nel 1996. Dirompenti parti di batteria e il growl oscuro di Bastis, completano una miscela black-thrash generando il moshpit nella platea già numerosa, concedendosi poche pause procedono diretti come treni senza dare tregua, il pubblico entusiasta acclama ogni canzone, senza dubbio i polacchi hanno riscosso buon successo alzando di livello la serata.

Setlist:
Tormentor Infernal
Morbid Death
Infernal Storm
Satanic Metal Attack
Kingdom of Decay
Witchmaster
Ritual Sacrifice
Necroslaughter
Obedience
Masochistic Devil Worship
Blood Bondage Flagellation
Fuck Off and Die
The Eyes of Darkness Are Mirror of Cave
Antichristus Ex Utero
Trucizna
Alle Gegen Alle
Circle Of Bayonets

Malevolent Creation

Ora passiamo la parola a una delle band capostipiti del death metal americano, sulla scena dal 1987 ecco i MALEVOLENT CREATION prendere posizione accolti da urla concitate, senza indugi esordiscono con la doppietta Premature Burial e Remnants of Withered Decay, tratte dal debut album The Then Commandments del 1991. Un’onda sonora travolge la folta platea sotto la potenza di questi cingolati, i quali nonostante abbiano pubblicato tredici dischi, come repertorio si fermano al sesto The Fine Art Of Murder del 1998, quindi come i precedenti WITCHMASTER puntano molto sui vecchi classici. Bombe a mano come Eve of the Apocalypse, Dominated Resurgency e Alliance or War, vengono lanciate sulla folla dove il moshpit è sempre più violento, mentre gli statunitensi avanzano come carro armati facendo terra bruciata. In questo tour europeo è entrato come nuovo frontman, il cantante-chitarrista Deron Miller già militante nei World Under Blood), che dimostra subito sicurezza e padronanza del palco, il suo growl sporco e le sue corde arroventate si combinano con i micidiali riff e assoli di Phil Fasciana, unico pilastro originale dei moltissimi cambi di formazione avvenuti nel corso della loro carriera. Josh Gibbs entrato nel 2017 concatena la ritmica con viscerali linee di basso, mentre Ron Parmer genera un’incessante tempesta di piatti e pelli, durante lo show dimostrano buona coesione ed esaltano al massimo i presenti, il macello generale finisce con l’ultima canzone Maniac Demise, con la quale Phil e compagni lasciano il palco accompagnati da forti urla.

Setlist:
Premature Burial
Remnants of Withered Decay
Eve of the Apocalypse
Multiple Stab Wounds
Slaughter of Innocence
Coronation of Our Domain
Dominated Resurgency
Monster
Alliance or War
Infernal Desire
Living in Fear
Blood Brothers
Maniac Demise

Pestilence

Metallari siamo solo a metà giornata e il livello di magnitudo cresce sempre di più, ora è il momento di una band il cui nome dice tutto, portatori di desolazione e morte arrivano i devastanti PESTILENCE, capitanati dall’inossidabile Patrick Mameli con all’attivo il nono disco Exitivm uscito nel 2021. Le urla del pubblico vengono spezzate da Malleus Maleficarum / Antropomorphia, da questo momento la situazione diventa pericolosa, la band scaraventa sul pubblico una serie di cannonate tratte dal secondo e terzo disco Consuming Impulse e Testimony Of The Ancients, pietre miliari del death-thrash che si rivelano delle bastonate sui denti, The Secrecies of Horror, The Process of Suffocation, Prophetic Revelations e Chronic Infection giusto per citarne alcune. Dalla nascita nel 1986 in Nederland la line up è cambiata numerose volte, ma a giudicare dalla notevole tenuta di palco e il livello esecutivo impeccabile, anche con i nuovi arrivati la band è sempre uno schiacciasassi e macinano una canzone dopo l’altra. In platea il moshpit prende fuoco, alimentato dai sanguinari riff di Patrick oltre alla sua voce incendiaria, seguito dal tenace Rutger Van Noordenburg alla seconda chitarra, le corde del basso di Roel Käller sono affilate come rasoi, infine Michiel Van Der Plicht dietro alle pelli è una macchina da guerra che non lascia scampo. In mezzo ai tanti cavalli di battaglia inseriscono Morbvs Propagationem, Deificvs e Sempiternvs tratte dall’ultimo Exitivm e molto apprezzati, il pubblico è esaltato al massimo e da enorme supporto, in particolare nei confronti di Patrick per le sue origini italiane, il quale ringrazia di cuore dando ai fans un’esibizione granitica e senza compromessi, con Out of The Body la famigerata pestilenza giunge al termine e si contano le vittime.

Setlist:
Malleus Maleficarum / Antropomorphia
Dehydrated
The Secrecies of Horror
Morbvs Propagationem
The Process of Suffocation
Twisted Truth
Land of Tears
Deificvs
Lost Souls
Sempiternvs
Prophetic Revelations
Chronic Infection
Out of The Body

Paul Di Anno

Dopo questa ondata di metal estremo la pesantezza diminuisce per dare spazio all’emozione, sta per salire sul palco uno degli artisti più attesi del festival, un’icona della NWOBHM che non ha bisogno di presentazioni, popolo metallaro siamo al cospetto di Mr. PAUL DI’ANNO storica voce degli Iron Maiden, che ovviamente canterà i classici degli intramontabili dischi Iron Maiden e Killer. La platea gremita lo accoglie con un’ovazione, come tutti sappiamo non era più in grado di camminare ed è stato operato alle ginocchia, vederlo arrivare sulla sedia a rotelle aiutato dal suo staff è stato commovente, sentimento che PAUL trasforma in visibilio attaccando subito con una hit di nicchia… Sanctuary! Per i fan old school riascoltare le canzoni degli esordi è un incredibile tuffo nel passato, mentre per chi si è perso l’epoca d’oro è un occasione assolutamente da non perdere, una lezione di storia dell’heavy metal raccontata da PAUL attraverso Prowler, Remember Tomorrow, Murders in the Rue Morgue, Killers e altre, cantate ancora con voce graffiante ed energia nonostante le sue ancora dolorose condizioni, infatti è costantemente aiutato dallo staff per sistemargli il cuscino o cambiargli posizione delle gambe, un uomo che merita tutto il nostro rispetto infatti il calore della folla è immenso. Degni di nota i suoi musicisti che interpretano molto bene ogni canzone, in particolare i pezzi strumentali Genghis Khan e Transylvania, una rievocazione del passato che avremmo voluto non finisse mai, ci sarebbero state tante altre canzoni da sentire o perché no? I due dischi interi! Logicamente il buon PAUL ha dato il massimo che poteva regalandoci forti emozioni, con l’immancabile Iron Maiden conclude non un semplice show, ma un viaggio nel tempo che rimarrà scolpito nel cuore di tutti i fans, che lo sommergono dall’inizio alla fine di urla, applausi e cori.

Setlist:
Sanctuary
Wrathchild
Prowler
Murders in the Rue Morgue
Remember Tomorrow
Genghis Khan
Killers
Phantom of the Opera
Transylvania
Running Free
Iron Maiden

UNLEASHED

Ora dall’Inghilterra si passa alla Svezia, da dove proviene l’ultima band estrema della giornata, stanno per calcare il palco gli implacabili UNLEASHED capitanati da Johnny Hedlund, quando entrano in scena urla “Are you ready warriors?”, ricevendo un boato come risposta attaccano con To Asgaard We Fly. Traendo da quasi l’intera discografia che comprende quattordici album, impartiscono ai presenti una lezione di swedish death metal intriso di malvagità, sparando una canzone dopo l’altra trasformando la platea in un campo di battaglia. Tomas Olsson e Fredrik Folkare sono un’accoppiata micidiale, le loro chitarre sono mitragliatrici di riff e assoli spigolosi, Anders Schultz tortura piatti e pelli facendo tremare il palco, infine il mastodontico Johnny sfoggia un massiccio growl, mentre il suo cruento basso si stringe attorno alla folla come un serpente. Dall’ultimo disco No Sign Of Life del 2021 eseguono No Sign of Life, The King Lost His Crown e You Are the Warrior! che riscuotono buon successo come tutto il resto del set proposto, grazie alla potente tenuta di palco e gli incitamenti di Johnny per i suoi warriors. Per l’intera esibizione i fans si sono scatenati tra moshpit, wall of death e crowd surfing, acclamando a gran voce i guerrieri svedesi che con Before the Creation of Time, terminano uno show distruttivo preparando al meglio il pubblico per i tanto attesi healiner.

Setlist:
To Asgaard We Fly
Lead Us Into War
The Longships Are Coming
No Sign of Life
Midvinterblot
Hammer Battalion
The King Lost His Crown
The Immortals
The Hunt for White Christ
I Have Sworn Allegiance
Into Glory Ride
The Dark One
You Are the Warrior!
Death Metal Victory
Before the Creation of Time

VENOM

Metallari e metallare siamo giunti al rush finale! Dopo aver assistito all’esibizioni delle magnifiche band che hanno fatto crescere il livello del festival, ora il compito di chiudere spetta a dei mostri sacri della NWOBHM, oltre ad essere stati i predecessori del black metal, ecco a voi i diabolici VENOM guidati dal malefico Cronos. Quando entrano in scena riecheggiano fragorose urla, nella platea ormai piena sull’attacco di Black Metal seguita da Bloodlust, si aprono gli inferi ed è solo l’inizio di una carneficina senza tregua, dato che i fans assetati di metallo accolgono entusiasti ogni canzone.

Dal 1979 hanno pubblicato quindici album, prendere canzoni da tutti è impossibile quindi alternano vecchie glorie come Welcome to Hell e Don’t Burn The Witch, con hit prese da Metal Black del 2006 e From The Very Depths del 2015, mentre dall’ultimo Storm The Gates del 2018 suonano Bring Out Your Dead, Dark Night (of the Soul) e Suffering Dictates.
Complessivamente accolte con entusiasmo e ovviamente le old songs sono cantate all’unisono, il trio britannico fa dilagare il loro tipico sound grezzo e abrasivo, grazie ai riff e assoli di filo spinato lanciati da Rage, il rullo compressore Danté che fa esplodere piatti e pelli, e, ovviamente l’inimitabile e macabra voce di Cronos, le sue urla agghiaccianti e le linee di basso che ti ribaltano le viscere. In mezzo a quel delirio di corpi che si ammassano e si spingono, una fan particolarmente disinibita raggiunge la transenna per lanciare il reggiseno a Cronos, mostrando il seno per tutto il concerto e chiamandolo a squarciagola, ottenendo però solo l’approvazione di Rage e Danté, mentre il suo amato si limita a raccoglierlo per asciugarsi il sudore, ma se ne vanta lo stesso con orgoglio!
Detto questo con Warhead giungiamo alla fine della prima parte del live, i nostri si ritirano per una meritata pausa ma dopo pochi minuti tornano alla carica dai fans, che assetati di metallo sono pronti a inneggiare In League With Satan, infine gli inconfondibili colpi di basso sono l’avvertimento che è scattata la fatidica ora, ecco irrompere Witching Hour a dare il colpo di grazia portandosi appresso le nostre anime, chiudendo non solo le porte degli inferi ma la prima giornata del METALITALIA.COM FESTIVAL, portato a termine magistralmente dai mitici VENOM che sommersi da urla e applausi lasciano trionfalmente il palco.

Posso confermare che la prima giornata del METALITALIA.COM FESTIVAL, è stata un successo sotto tutti gli aspetti dall’organizzazione, alle tempistiche e soprattutto alla qualità delle band che hanno dato anima e corpo, esaltando ogni singolo spettatore dalla prima all’ultima nota, rendendo speciale questo ritrovo del popolo metallaro. Ringraziamo tutto lo staff del Live Music Club, Metalitalia, Cerberus Booking e Shining Production, per l’impegno dimostrato nell’organizzare questo evento sempre di alto livello. Ci vediamo alla seconda giornata!

Setlist:
Black Metal
Bloodlust
Long Haired Punks
Bring Out Your Dead
Rip Ride
Antechrist
Welcome to Hell
Dark Night (of the Soul)
Suffering Dictates
Buried Alive
In Nomine Satanas
Grinding Teeth
Don’t Burn The Witch
Countess Bathory
The Death Of Rock ‘n’ Roll
Warhead