Live Report: Extreme + The Last Internationale
articolo a cura di Giacomo Cerutti

@ Alcatraz, Milano – 16/12/2023

Una coda infinita si estende dall’ingresso dell’Alcatraz di Milano, dove stasera 16 dicembre 2023 la Vertigo Hard Sounds ha riportato sul palco i mitici EXTREME, forti della pubblicazione del nuovo sesto disco Six. Non stupisce che il loro tanto atteso ritorno, dall’ultimo show nel 2017 al Live Music Club di Trezzo sul’Adda, abbia fatto registrare un clamoroso sold out, richiamando fans anche dall’estero amalgamati in una numerosa folla, il cui compito di scaldarla spetta ai THE LAST INTERNATIONALE.

Quando il locale apre un fiume di gente sfocia nella platea, ad un tratto le luci si abbassano e cantando a cappella, Delila Paz frontwoman dei THE LAST INTERNATIONALE fa il suo ingresso, seguita dal suo braccio destro Edgey Pires alla chitarra e dal resto della band. L’accoglienza è calorosa e senza indugi partono diretti con Killing Fields, dando al pubblico una scossa dimostrando una tenuta di palco estremamente energica, oltre ad una forte alchimia e potere di coinvolgimento. Dalla nascita nel 2008 a New York, Edgey e Delila in questo progetto hanno pubblicato cinque album, purtroppo stasera il loro set è stato drasticamente ridotto a soli tre pezzi, dove concentrano tutta la loro potenza a ritmo di rock blues anni ’70. Lo scalmanato Edgey dilaga riff e assoli sporchi e taglienti, mentre Delila sfodera una voce soul calda ed estesa, la cui tonalità varia sino a esplodere inoltre in alcuni brani suona anche il basso, perennemente in movimento mantiene vivo l’entusiasmo, degni di nota i musicisti che li affiancano ovvero un bassista che ben riempie la ritmica, dilettandosi anche alla tastiera mentre un giovane e scatenato batterista, picchia con tenacia piatti e pelli danno ad ogni canzone una forte spinta. Durante la conclusiva Hard Times la carismatica Delila, per aumentare l’interazione scende dal palco raggiungendo i fans in transenna, terminando un’esibizione breve ma di grande intensità, conquistando il numeroso pubblico che li ha sempre ripagati con meritati applausi.

Setlist:

Intro – A Cappella
Killing Fields
Wanted Man
Hard Times

I THE LAST INTERNATIONALE si sono rivelati un ottima rampa di lancio, ma ora i fans non aspettano altro che i loro idoli, la tensione aumenta con il procedere del cambio palco, ma finalmente dopo Sacrifice – Hail to the King (John Berry cover) usata come intro, gli EXTREME entrano trionfalmente in scena di fronte ad un’Alcatraz strapieno. Inutile dire che si sollevano urla di benvenuto assordanti, pertanto i nostri iniziano con la doppietta di fuoco It (‘s a Monster) e Decadence Dance, tratte dalla loro pietra miliare Pornograffiti, mandando il pubblico in delirio. A tal proposito vorrei dire, è veroche l’entusiasmo non è mai calato, ma è veramente triste vedere che la maggior parte della gente, invece di ballare e divertirsi preferisce immortalare il concerto sullo smartphone, costringendo le altre persone a vedere il concerto attraverso il loro schermo, visto il limitatissimo spazio a disposizione.

Ma tornando al live, la band è in ottima forma e dispensa canzoni toccando l’intera discografia, dal nuovo disco Six uscito quest’anno eseguono #Rebel, Other Side Of The Rainbow, Thicker Than Blood e altre, le quali riscuotono buon successo ma quando sferrano grandi hit come Hole Hearted, Am I Ever Gonna Change, Hip Today, Take Us Alive giusto per citarne alcune, sino al medley Teacher’s Pet / Flesh ‘n’ Blood / Wind Me Up / Kid Ego preso dal debut album, ovviamente l’entusiasmo è incontenibile. La band del Massachusetts concentra le sue forze sulla vera essenza del live, senza particolari coreografie o effetti speciali puntano tutto sulla sostanza, Gary Cherone è un signor frontman che sul palco si sente come a casa, una miscela di eleganza, carisma e dinamicità che incita i fans costantemente, la sua prestazione vocale a parte qualche nota non raggiunta rimane eccezionale. Le linee di basso lanciate da Pat Badger sono solide e ben marcate, il motore pulsante Kevin Figueiredo dietro alle pelli sempre forte e preciso non sbaglia un colpo, infine colui che tiene le redini musicali è lo straordinario Nuno Bettencourt, eccelso chitarrista che trasuda tecnica e talento facendo pendere i fans dalle sue corde, il suo virtuosismo dal gusto eclettico ipnotizza la folla. Un chiaro esempio della sua classe con l’acustica è sicuramente Midnight Express, mentre per quanto riguarda la precisione millimetrica, parte il cronometro ed ecco servito una perfetta Flight Of The Wounded Bumblebee.

A quanto pare ai nostri piacciono i Queen, infatti Play With Me e Banshee sono rispettivamente introdotte da We Will Rock You e Fat Bottomed Girls, inoltre quando sul palco rimangono Gary e Nuno, è stata davvero toccante l’esecuzione di Hurricane, mentre assolutamente da brividi la celebre More Than Words cantata all’unisono. Con Get The Funk Out terminano la prima parte dello show, ritirandosi per una meritata pausa accompagnati dagli incitamenti degli insaziabili fans, che fortunatamente non dovranno attendere troppo, ecco rientrare Nuno che si cimenta in un tributo al leggendario Edward  Van Halen con “Women in Love…”, che precede la doppietta Small Town Beautiful / Song For Love. Come conclusione gli americani tengono in serbo la trascinante Rise, terminando uno show incredibile al di sopra delle aspettative, del resto non ci si poteva aspettare diversamente da parte di professionisti del loro calibro, dato che ci hanno regalato momenti di magica adrenalina, investiti dalle fragorose urla, applausi e incitamenti dei fans gli EXTREME ringraziano di cuore congedandosi fieramente per il sold out ampiamente meritato.

Setlist:

Intro Sacrifice – Hail to the King (John Berry cover)
It (‘s a Monster)
Decadence Dance
#Rebel
Rest in Peace
Hip Today
Teacher’s Pet / Flesh ‘n’ Blood / Wind Me Up / Kid Ego
Play With Me (con Queen’s “We Will Rock You” intro)
Other Side Of The Rainbow
Hole Hearted
Cupid’s Dead
Am I Ever Gonna Change
Thicker Than Blood
Midnight Express
Hurricane
More Than Words
Banshee (con Queen’s “Fat Bottomed Girls” intro)
Take Us Alive / That’s All Right
Flight Of The Wounded Bumblebee
Get The Funk Out

Encore:

Small Town Beautiful / Song For Love (con Van Halen’s “Women in Love…” intro come tributo a Edward  Van Halen)
Rise