Fabrizio Piepoli

Maresia

Dopo l’esperienza con i Yaraka e il loro disco Curannera , proseguiamo con il recensire un altro artista  della zero zero nove Fabrizio Pipoli, che evidentemente è un artista  assai prolifico ed ispirato avendo già pubblicato un paio di dischi uno  a suo  nome ovvero Maresia,ed un altro progetto con cui suona stabilmente la cantiga de la serena.

La zerozero nove è un etichetta che si occupa di musica popolare con lo scopo di far  conoscere al proprio pubblico artisti di cui si conosce  poco ma che orbitano in questo universo parallelo che è la musica folkloristica , il primo impatto che ho avuto  con questo mondo musicale sono stati gli Yaraka che hanno esplorato un mondo fatto di misticismo ed ancestralità. Fabrizio Piepoli è un altro artista molto interessante il quale si diletta nel suonare strumenti antichi come la chitarra battente la chitarra classica ed altri strumenti diciamo di estrazione popolare .Possiamo definirlo come un artista in eterna ricerca atta  a stimolare chilo  ascolta ma anche scontatamente per uno timolo personale.

Maresia è un incontro culturale e folkloristico di due paesi uno è l’argentina e latro ovviamente è l’Italia, ascoltando il disco si viene invasi da suggestioni ed immagini sonore che rivelano luoghi e suoni di rara bellezza la voce  di Fabrizio contribuisce a creare  queste sensazioni ancestrali e la chitarra acustica accompagna  il protagonista e ci incanta  sembra quasi di trovarci immersi in questi piccol borghi medievali vicino al mare .Maresia in parole povere sarebbe la schiuma delle onde  che s’infrangono  sulle rocce. Mentre la successiva  Melagranada ruja una canzone di Marisa Sannia del 1997 fa venire in mente questo frutto stupendamente buono dal colore  rosso  sangue (Ruja). Ave Maria fadista di Mahalia Rodrigez  viene ripresa in una versione interpretata degnamente da Fabrizio Pipoli che si dimostra un grande interprete (scusate il gioco di parole N.D.R.) .

Uno dei brani più struggenti è Ninna nanna di carpino che  è una di quelle nenie che le mamme antiche cantavano ai propri figli per farli addormentare in  contro canto si può ascoltare una voce femminile .

Mentre scrivo la recensione ho proprio  queste immagine della camera da letto dove questa mamma col tipico vestito rurale mette a letto il proprio bambino.Come avrete capito Maresia è un disco fortemente immaginifico  e suggestivo che risente implacabilmente  della territorialità in cui vive Piepoli legato com’è al suo mare,  e la musicalità acustica  contribuisce fondantemente creando queste atmosfere anche per merito di un ottima produzione che mette in risalto sia le varie voci sia tutti gli strumenti a cui è stata data molta importanza per dare equilibrio tra i vari strumenti . In chiusura posso certamente dire che ci troviamo ad un artista a tutto tondo concentrato nel suo mondo che  vuole far conoscere ad un pubblico non certo vasto essendo questo il classico genere di nicchia che però essendo il nostro paese impregnato di questa cultura  musicale non faticherà  a recepire  il messaggio di Fabrizio Piepoli.

Stefano Bonelli

Maresia (F. Piepoli)
Melagranada ruja (F. Masala / M. Sannia)
Ave Maria fadista (f. Viana)
Stella d’ori (trad.)
Ninna nanna di Carpino (trad.)
Sair (F. Piepoli)
Occhi de monachella
 (trad.)
Qiftii (trad.)
L’America (trad.)
Tetuan (F. Piepoli)

Fabrizio Piepoli – suona tutti gli strumenti