Laurenne/Louhimo

The Reckoning

Nuova operazione Frontiers. Un pregio avere una etichetta che prova tutte le combinazioni. In questo caso una delle abbinate meglio riuscite, anche se forse si poteva spingere di più verso il lato meno commerciale.

Ad ogni modo il senso del catchy qui presente è perfettamente bilanciato con la grinta che le due cantati posseggono già di proprio, ed anche con il tasso metal che non è poco. La cura della scrittura è alla pari con quella degli arrangiamenti e con le esecuzioni. Anche i momenti meno duri sono freneticamente corroboranti.

Tra le canzoni commerciali la migliore appare essere la title-track ‘THE RECKONING’ nonostante l’iniziale riff che ricorda troppo gli Accept di ‘Restless and Wild (1983, il brano ‘Princess of the Dawn’), song contenente un assolo meno scontato di altri presenti nel disco. Naturalmente il punto forte è quello più metallico, cosa che in loro accende una fiamma ben più funzionale, e la cosa accade enfaticamente con una rovente ‘BITCH FIRE’ che fiammeggia così bene da poter essere stata la migliore scelta per il video promozionale; senza dubbio un pezzo superlativo, compresa la ficcante parte solista, ma che ha anche una interpretazione raffinata nelle sezioni meno veloci, brevi ma efficaci; prendendola alla lontana, senza i Judas Priest questo episodio spumeggiante non sarebbe mai nato. ‘TO THE WALL’ invece è stupenda perché nella sua portanza cadenzata trascina piacevolmente l’ascoltatore avvolgendolo, e poi alzandosi i toni nel ritornello si porta le voci ad una ariosità tecnicamente virtuosa.

L’apice artistico però è quello della conclusiva minisuite ‘DANCERS OF TRUTH’ che nella sua struttura non porta alcuna novità stilistica certo, ma fra le composizioni a tempo medio, con andamento orientaleggiante, di cui è pieno il panorama metal, questa scintilla tra le migliori mai scritte, e il pathos qui è assicurato perché la melodia, accompagnata da un rifframa perfetto, è sinuoso ed ammaliante, quanto magico. Il brano più facile e meno legato al resto dell’album è ‘Viper’s Kiss’, e se non fosse per la bellezza della vocalità, non avrebbe una alto tasso di dignità compositiva, e quindi non è un filler solo perché costruita con classe (sembra un po’ un brano delle Tatu, solo che le interpreti hanno un altro passo). Un po’ inutile la ballata ‘Hurricane Love’ che sa di già sentito, e se il virtuosismo doveva essere aumentato, lo doveva fare proprio qui, invece le due voci in questo caso deludono, non apparendo in alcun modo speciali come invece sarebbero.

Come nei loro gruppi di provenienza l’energia posta nelle loro due ugole ha tiro da vendere. Tra le due finlandesi, la voce di Noora dei Battle Beast, rispetto a Netta degli Smackbound,  è quella che va considerata più abile e dotata, ma qui in questo lavoro non si nota, perché entrambe hanno deciso di esprimersi in alvei meno estremi, limando la loro aggressività e le loro escursioni di tonalità, senza però inibirsi troppo. Così si è ottenuto un disco molto più accessibile senza perdere il vigore metal, in un disco che non vuole mai essere troppo laccato. La bravura delle due artiste è preservata e offerta come un piatto che soddisfi il palato dell’ascoltatore che già le conosce. Qualcuno forse le avrebbe preferite in un habitat più arrembante, altri invece avrebbero magari chiesto pezzi più raffinati e articolati; la grande arte non è sempre presente però il prodotto non soffre di alcun tipo di debolezza. Il desiderio di qualità è sufficientemente appagato.

Roberto Sky Latini

Time to Kill the NightThe Reckoning
Tongue of Dirt
Striking Like a Thunder
Bitch Fire
Hurricane Love
To the Wall
Viper’s Kiss
Walk Through Fire
Dancers of Truth

Netta Laurenne – vocals
Noora Louhimo – vocals
Nino Laurenne – guitar  (Thunderstone)
Pasi Heikkila – bass
Sampo Haapaniemi – drums