Space Time – Jeff Lorber

Durante la prima ondata della pandemia dove tutto era fermo sono successe diverse cose interessanti a livello musicale perché molti musicisti non sono fatti impressionare da quanto succedeva intorno a loro ed hanno approfittato del momento di chiusura per realizzare nuova musica. Forse sarà stato il momento particolare mala creatività personale ha fatto si che molte band e musicisti in questo nel jazz facessero dei dischi davvero interessanti quello di Dewa Budgiana artista della Moonjune Records, intitolato “Naurora” e pieno pieno di nomi altisonanti è uno di questi, ma è un disco che vorrò recensire dopo questo altro di Jeff Lorber Fusion che mi ha davvero colpito molto.Il tastierista Jeff Lorber, ha prodotto anche artisti tra cui anche Herb Alpert realizzando questi lavori per la gran parte del 2020.

Per registrare questo nuovo lavoro, sono stati coinvolti nelle registrazioni il batterista Gary Novak che ha registrato le sue parti nello studio di registrazione dello stesso Lorber, ed anche altri musicisti come il celebre bassista Jimmy Hasplip (che ricordiamo nei Yellow Jackets), come anche altri ospiti che sono stati invitati dal tastierista hanno dato il loro contributo allo stesso modo dei due sopra citati.

“Space Time” questo è il titolo del disco contiene 11 brani molto coesi tra loro e la loro non eccessiva durata nessuno degli undici brani supera i cinque minuti, contribuisce a rendere il disco scorrevole e piacevole da ascoltare mi piace pensare che il ritrovarsi in questo periodo cosi difficile abbia giovato un po a tutti ed essendo i musicisti tutti amici e questo atmosfera gioviale si è trasferita inevitabilmente nel disco. I nomi che partecipano al disco sono altisonanti e quindi abbiamo per la sezione fiati nientemeno che “Bob Mintzer” (Yellow Jackets), e David Manne Meek. Hubert Laws ha prestato il flauto per un paio di jam,ed infine Gerald Albright ha suonato il basso nel brano “Memorex”.

Per le chitarre nomi enormi che da soli dovrebbero farvi correre a comprare questo disco e sono Paul Jackson Jr, Robben Ford anchegli nei Yellow Jackets ma nel primissimo disco quello con le api per intenderci, e di cui è uscito il suo nuovo lavoro dal titolo “Pure” e Micheal Landau.

In Space Time l’ensemble ha voluto ricordare il recentemente scomparso Chick Corea dedicandogli un brano, chiamandolo semplicemente “Chick”un brano non particolarmente struggente ma  in linea  con il resto della track list come se  i musicisti  avessero voluto ricordare il suo periodo nei Return To Forever un brano dal grande pathos e a mio avviso tra i migliori del disco. Proseguendo l’analisi delle tracce  anche”Truth” è assai divertente  da ascoltare da notare anche lo stupendo assolo di Lorber  la conclusiva “Memorex Reprise” è solo una sorta di outro del disco ma dove  si può ascoltare il mitico basso di Haslip con un groove funky eccezionale che  vi farà mettere il cursore  del lettore  nel brano vero e proprio come è successo a me  del resto.

I suoni del disco sono fantastici prodotti magistralmente dallo stesso Lorber, riuscendo a dare alla musica  un senso di avvolgimento che contribuisce a far che si venga  trasportati nel ritmo irresistibile che si nota  in tutto Space Time.

In chiusura mi sento di dire una cosa che è questa “Non escono molti dischi di questo genere purtroppo, e dischi come questo dove la grande musica regna sovrana sono da prendere al volo, anche perché questo genere musicale ti mette in pace col resto del mondo davvero.”

Stefano Bonelli

Shanachie
www.lorber.com

  1. Space-Time
  2. Back Room
  3. Sun Princess
  4. Mind Reader
  5. Memorex
  6. Louisiana
  7. Curiosity
  8. Chick (Dedicated To Chick Corea)
  9. Day One
  10. Truth
  11. Memorex Reprise

Jeff Lorber Fusion – keyboads
Jimmy Haslip – bass
Gary Novak – drums