Incredible Bongo Band

Bongo Rock-the Story of

Questo è uno di quei gruppi che alle nuove generazioni non dià molto ma a quelli della mia età ed oltre forse si .Parliamo infatti di una band che nei primissimi anni ’70 seppe dare un impronta del tutto personale rileggendo alcune storiche canzoni .

Parliamo di Apache originariamente composta dagli Apache venne riportata in auge da questo incredibile gruppo che incredibile lo era di nome e di fatto.Apache non fu l’unica canzone di cui il gruppo messo su da Micheal Viner’s i quali pensarono bene di ripetere l’operazione con un brano mitico sia per l’epoca in cui venne scritto ma soprattutto perché è uno di quei brani che ancora oggi conserva il suo fascino intatto ,parliamo di in a a gadda da vida degli Iron butterfly ,forse una delle prime suite di quell’epoca il brano è noto per la sua durata di 30 minuti  all’interno dei quali sono contenuti gli stilemi di un certo modo di intendere il rock .

La band pubblico solo due albums “bongo Rock “ e “Return of the Incredible Bongo Band” dopo di che come spesso succede finì nel dimenticatoio. Lo scopo di questa recensione è quello di far ricordare a tutti i nostri visitatori di una band che con la sua originalissima  commistione fatta in prevalenza di strumenti a percussione invasi d ogni tanto da abbondanti spruzzate di strumenti a fiato seppe proporsi come una delle band innovative per il funky e non solo ,anche perché più di un addetto ai lavori riconosce questo gruppo come uno dei padri del moderno hip hop.Quello che stiamo recensendo è una antologia che racchiude i due albums e che ovviamente contiene tutte le canzoni proposte in una veste grafica nuova, anche perché è forse il cd più facilmente reperibile .

Poi è chiaro che  su internet è facile trovare anche le versioni originali dei due albums .In questa sede vogliamo con questa recensione farvi rivivere un periodo del tutto particolare per la musica moderna dove tutto doveva essere ancora scritto e concepito.Ascoltate ad esempio l’inizio di Let there be Drums già dal titolo si capisce a cosa ci imbatteremo una giostra sonora fatta di percussioni dove ogni tanto vengono inseriti dei riff di chitarra e basso il tutto con la tecnologia dell’epoca e ditemi se già con questi elementi non si potesse parlare di innovazione.
Bongolia poi il brano seguente è un eccezionale connubio tra  vari elementi percussivi davvero come dire incredibili . tralasciando le già super citate  Apache ed in A Gadda,parliamo di una canzone che altro che una vera e propria battaglia di strumenti inun eccezionale turbinio emotivo . segnalo in questo disco anche una  divertente versione di i can’t get no satisfaction che non dico di chi è se non lo sapete (VERGOGNATEVI !!!!! scherzo ovviamente) comunque se avete voglia di fare una salto all’indietro per rivivere un periodo davvero fantastico musicalmente questo è il disco che fa per voi .

Stefano Bonelli

Let There Be Drums
Bongolia
Kiburi (Part 1)
Apache
Sing Sing Sing
Dueling Bongos
In-a-gadda-da-vida
Raunchy 73
Bongo Rock 73
Hang Down Your Head Tom Dooley Your Ties Caught In Your Zipp
Sharp Nine
Okey Dokey
Pipeline
When The Bed Breaks Down Ill Meet You In The Spring
I Cant Get No Satisfaction
Wipeout
Last Bongo In Belgium
Got The Sun In The Morning And The Daughter At Night
Slightly Reminiscent Of Topsy

Mike Melvoin – keyboards
Joe Sample – piano
Robbie King – organ
Mike Deasy – guitar
Dean Parks – guitar
David T. Walker – guitar
Bobbye Hall – percussion
Ed Greene – drums
Kat Hendrikse – drums
Wilton Felder – bass
Jerry Scheff – bass
Steve Douglas – saxophone