Iconic

Second Skin

Il sound espresso è classicissimo, ricordando le atmosfere degli anni ottanta, in quel class-metal che fluisce con perizia e raffinatezza, senza però perdere il feeling rock. E’ un disco costruito per una moda che non esiste più, ma ha semplicemente il senso di libertà che vede nelle grandi melodie un afflato affascinante.

Orecchiabilità e ruffianeria si sposano rimanendo canzoni piene di forza. La vena produttiva di Alessandro Del Vecchio gioca le sue solite carte, ma in questo caso si sposa con la scrittura di Michal Sweet degli Stryper (attualmente con problemi ad un occhio) che da un po’ di tempo a questa parte è diventato un leone dalle idee piuttosto vivaci ed aggressive, e che quindi, quando compone, non si limita a cercare la canzoncina canticchiabile.

Un riff dello stile dei dischi di Ozzy fa schizzare subito in alto l’ago dell’elettricità, e come primo pezzo ‘RUN (FAST AS YOU CAN)’ colpisce subito il bersaglio, compreso l’assolo virtuoso che ne amplia l’energia dinamica, e il cantato James/Sweet è un duetto perfetto, e soprattutto Sweet emana i suoi acuti estremi senza nessuna pietà. Colpisce come una song melodicamente catchy possa essere tanto potente, in effetti la title-track ‘SECOND SKIN’ è fulgida, molto piena e carica di parti esaltanti; e anche qui l’assolo si scatena con una verve ricchissima di pathos e tecnica. Con un riffing alla Ratt, lo street-metal cadenzato ed elegante di ‘ALL ABOUT’ strizza l’occhio al glam-metal senza esserlo del tutto perché la linea melodica non è adolescenziale. ‘IT AIN’T OVER’, tra le più dure è la migliore, non è esente da passaggi melodici, però è costruita con la potenza giusta per esaltare, ed è proprio il suo variare tra le parti a renderla interessante. E divertentissimo il blues  di ‘ENOUGH OF YOUR LOVE’ che ci porta alle cavalcate di antica memoria Hard Rock. Non mancano le espressività alla Whitesnake, senza farsi mai clone; su tutte vedi la calda e piacevolissima ‘Ready for Your Love’ tipica anche nel titolo. Il fuoco commerciale che esiste non uccide la portanza tonica dell’album,  e quando si ode una canzone solare come ‘All I need’ se ne viene presi anche se non è un metallo arrembante. I pezzi minori non sono filler (‘Let You go’ perde un po’ di smalto anche se l’arrangiamento lo muscolarizza); di certo tutto luccica alla grande sebbene non tutto sia oro, ma può bastarci l’ottimo argento esposto.

E’ un disco calato del tutto in quel decennio bombastico che furono gli anni della gloria mainstream per l’Hard and Heavy. La particolarità della band è riuscire a mantenere una compattezza di base anche quando si cerca il brano cantabile e suadente, e lo si fa inserendo sempre orpelli corposi, molto enfatici, poco propensi alla leggerezza vera e propria. Cantare queste strofe e questi ritornelli può essere una trappola che fa cadere, ma la professionalità dei musicisti in campo è ineccepibile ed essi svicolano il rischio con maestria. E’ un cantato all’americana, dove le melodie non si pongono nella scia Power di stampo europeo. La voce è quasi tutta del fuoriclasse Nathan James, gestita con abile impatto come abbiamo imparato a sentire negli inglesi Inglorious, ma il cantante degli Stryper, quando non si limita ai cori, non appare affatto secondario. Tornando a quest’ultimo, al di là della voce, egli si è divertito ad essere chitarrista e la densità delle sei corde è adeguatissima essenza del songwriting e dell’arrangiamento. Gli assoli di chitarra sono davvero belli, la loro anima è scintillante, realizzata non come contorno ma come essenza pregnante. Da un lavoro di un supergruppo si pretende il massimo, ed il risultato non ha deluso, che l’ascolto ha suscitato le giuste emozioni. Tutti questi importanti musicisti, legati intelligentemente da Del Vecchio ad una stilistica sicura, visto il patrimonio culturale che rappresentano, ottengono applausi dall’ascoltatore visto che hanno dato vita ad un prodotto che ha il suo valore incontestabile. Si perché se anche tanti momenti sono di ispirazione chiara verso qualcuno già noto nel panorama musicale, c’è anche una serie di sfumature che danno quel qualcosa in più. Ben fatto!

Roberto Sky Latini

Run (As Fast as You)
Ready for Your Love
Second Skin
All I need
Nowhere to Run
Worlds apart
All about
this Way
Let You go
It ain’t over
Enough of Your Love

Nathan James – vocals
Michael Sweet – guitars / vocals
Joel Hoekstra – guitars
Alessandro del Vecchio – keyboards
Marco Mendoza – bass
Tommy Aldrige – drums