SYDNEY, Australia — La pandemia da Covid-19 non ha fermato l’impeto creativo degli Hoodoo Gurus che si sono preparati al meglio per la pubblicazione del loro decimo album in studio. “Chariot Of The Gods” sarà pubblicato l’11 marzo da Big Time Records/EMI Music.
“Chariot Of The Gods” ha il classico Gurus sound con 13 tracce (16 nell’edizione deluxe in doppio vinile) con il lirismo riconoscibile e l’impareggiabile scrittura che da sempre caratterizza la storica rock band australiana.
Il cantante Dave Faulkner descrive così la genesi e le registrazioni di “Chariot Of The Gods”: «Gli ultimi due anni sono stati frustranti e snervanti per tutti, ma per gli Hoodoo Gurus questo periodo nero ha avuto un lato positivo. Costretti a fare affidamento su noi stessi, abbiamo sperimentato una rinascita creativa all’interno della band che ha portato a questo nuovo album. Soprattutto i legami musicali tra noi quattro non sono mai stati così forti. Quando si discute circa i brani che siamo costretti a non inserire in tracklist è un buon segno. Siamo contentissimi di vivere una nuova, ennesima, primavera!».
Ogni canzone di “Chariot Of The Gods” racconta una storia diversa.
Il singolo principale dell’album è Carry On, un inno che celebra la resilienza e la tenacia. C’è l’esplosivo glam-stomper World Of Pain mentre Hung Out To Dry è un’ode politicamente scorretta a un ex presidente australiano (la traccia disponibile solo nella versione in doppio vinile in edizione limitata). Get Out Of Dodge è una canzone per coloro che non sono conformisti, che si sentono una minoranza e non si adeguano alle aspettative irragionevoli della massa. Poi c’è il punk ringhioso di Answered Prayers.Lo scorso anno gli Hoodoo Gurus hanno celebrato il loro 40° anniversario (dalla formazione risalente al 1981).
La band vanta nove album nella Top 20 di ARIA (Australian Record Industry Association), nove singoli nella Top 40 australiana, una serie di album multiplatino e un’introduzione nella ARIA Hall of Fame. Sono un punto fermo nella storia del rock’n’roll australiano e internazionale.
Il gruppo è composto da leggendari musicisti che negli anni ’70 facevano parte di gruppi punk come Victims e Fun Things e da ex membri di formazioni come Radio Birdman e Divynls.
Nel tempo la band si è ritagliata la fama di gruppo garage-rock indipendente la cui personalità, e l’intelligenza nel confrontarsi con la cultura pop, l’ha portata in cima alle classifiche australiane e nel firmamento dell’avanguardia dei movimenti garage/alternativi/power pop internazionali della metà degli anni ’80, in compagnia di band quali Bangles, Fleshtones, Flamin’ Groovies e Redd Kross.
Gli Hoodoo Gurus hanno suonato dal vivo in club gremiti in Stati Uniti, Europa e America Latina, arrivando in più di una occasione in cima alle classifiche degli Stati Uniti nei circuiti college e alternative.