Hegeroth

Perfidia

“Perfidia” è il terzo album degli Hegeroth, trio di origine polacca attivo sin dal 2010 che arriva a registrare ed autoprodursi questo nuovo lavoro. Un’autoproduzione che alla fine risulterà vincente sotto tutti gli aspetti.

“Perfidia” è un disco coraggioso ed è il risultato di un grosso lavoro a livello produttivo se pensiamo che i ragazzi hanno fatto da soli mettendosi in gioco con le proprie forze.Il disco suona maledettamente bene: potente e devastante come il genere richiede. In questo disco gli Hegeroth hanno saputo dare il giusto equilibrio sonoro riuscendo a valorizzare tutti gli strumenti che ai nostri orecchi arrivano (e questo potrebbe essere considerato un paradosso ma non lo è), belli puliti e chiari; e malgrado ciò il lavoro non perde una sola nota riuscendo tutta la veemenza necessaria per colpire profondamente l’ascoltatore di turno.

“Perfidia” offre diversità e soluzioni non convenzionali pur essendo fedele alla seconda ondata del black metal. La sua energia ti trascinerà attraverso le tue emozioni più profonde e nascoste, essendo un grande album per l’ascoltatore di mentalità aperta che non ha paura di vibrazioni dissonanti e momenti orecchiabili. Il disco è pieno di energia ed espressione che ti permette di fluire verso le emozioni più profonde e nascoste.

Un disco insomma per gli amanti di questo genere e ascoltatori di mentalità aperta che non hanno timore di trovarsi di fronte ad alcune vibrazioni dissonanti ma anche a momenti totalmente orecchiabili.In un lavoro di questo genere ci si aspetterebbero anche assoli stratosferici ma invece, sorpresa delle sorprese, mancano totalmente. Tuttavia, strano a dirsi, questo non è assolutamente un problema perché è proprio questa “mancanza” a favorire la creazione più che riuscita di un “wall of sound” del tutto invalicabile. Gli otto brani che fanno parte del disco, proprio per come sono concepiti, permettono di essere ascoltati tutti di fila senza troppa difficoltà; ovviamente parlando di black metal vi troverete quasi sopraffatti da tanta veemenza e violenza sonora ma per i diversi fattori, come abbiamo detto prima, il disco gode di un “songwriting” diritto e mai intricato. Una produzione poderosa che valorizza tutto il lavoro e l’atmosfera che questo muro sonoro crea fanno si che “Perfidia” possa essere considerato forse migliore disco che gli Hegeroth hanno realizzato sin’ora.

Una nota non a margine che voglio fare riguarda la copertina che, a mio avviso, è davvero ben realizzata da Chris Berestecki ed è capace di rispecchiare il suono generale del disco.

In conclusione questo lavoro per quanto mi riguarda è ispirato da band come Dark Funeral, Emperor, Naglfar, Old Man’s Child, e saprà conquistare anche i più scettici che magari si sono affacciati al genere da poco tempo.

Stefano Bonelli

Self Released
www.hegeroth.com

Hand By Hand
Distorted Visions Of The Saints
The Wind Embraces Me
Raise Your Voice
Sacrificed
Last Salvation
How Sore Can Be The Fall
An Angel Won’t Come

Edward – vocals
Bene – guitars, bass
Bila- drums, guitars