Grim Reaper

See You in Hell

Nella NWOBHM i britannici Grim Reaper sono uno dei gruppi che hanno fatto la storia, infatti essendosi formatisi nel 1979 l’hanno attivamente percorsa tutta, arrivando però alla pubblicazione solo alla fine del periodo, cioè l’anno 1983 considerato storicamente l’ultimo anno del movimento.

Tale uscita avvenne limitatamente al Regno Unito, mentre fu stampata negli USA nel 1984. Pur senza una presenza discografica, erano però ben conosciuti nell’ambiente, e ad essi si faceva comunque riferimento; in ogni caso il 1983 era ancora fase NWOBHM, per cui la storia di quel periodo li vede anche discograficamente presenti.Uno dei pezzi meglio funzionanti è ‘LIAR’ in quanto scorre fluidamente, di essa i punti di forza sono la compattezza e una linea vocale arrembante, un po’ alla Angel Witch e un po’ alla Diamond Head. Anche ‘WRATH OF THE RIPPER’ avanza lineare e possente, come una cavalcata dal riff leggermente Thinlizzyniano; essa non si perde in rivoli inutili e procede manovrata da un tenace piglio rockettaro.

La rocciosa ‘RUN FOR YOUR LIFE’ è un bel pezzo veloce, che incrementa il ritmo due volte, che marca il territorio con forza per una tensione che sostiene la struttura fino alla fine. Molto bella ‘ALL HELL LET LOOSE’ che impasta la durezza del songwriting con una melodia più raffinata, qui cercando anche qualche acuto più estremo, ma  molto concentrandosi sulla produzione di un ritornello solare.  ‘See you in Hell’ possiede la carica rozza dell’heavy metal classico, ma la sua linea cantata tende all’orecchiabilità meno cattiva. ‘Now or Never’ funziona bene nel suo arrembaggio diretto, ma non ha alcuna peculiarità originale, mantenendo un profilo tipico di tante altre band, pezzo già standard per i gruppi di allora. ‘Dead on Arrival’ è un brano minore, anche se possiede buoni spunti. E’ interessante la ballata ‘The show must go on’, anche se non irresistibile, ma che testimonia la capacità di non accettare il banale in questo tipo di song, anche qui derivando in parte dalle cose dei Thin Lizzy, ma con una netta intelligenza ideativa.

La voce leggermente sgraziata, non esecutivamente impeccabile, rientra perfettamente, come anche lo stile, nella NWOBHM classica, nel modo caratteristico che fu del movimento musicale britannico. E’ una ugola che tende alle modulazioni in acuto, ma emettendone raramente di virtuosi che possano dare spettacolo, tutto incentrandosi sulla forma della canzone. Non siamo all’eccellenza compositiva, ma certo si respira una forte personalità, che però perde feeling anche per colpa della registrazione tecnicamente non inappuntabile. Comunque, nonostante alcuni buoni brani, il songwriting lo mantiene tra i gruppi minori di quel periodo; ciò non di meno ne fa una realtà importante nell’ambito di quella corrente, anche grazie al seguito di fan che si era accaparrato in quel l’ambiente. In fondo questi ragazzi diedero anch’essi nuovo fuoco energico al rock duro.

Quando il disco uscì l’Heavy Metal inglese aveva già detto ciò che aveva da dire, e i pezzi dei Grim avevano quindi connotati già codificati e utilizzati nella NWOBHM; ma anche fosse uscito un anno prima non siamo di fronte a canzoni irresistibili, se non alcune. Non appaiono certamente al livello di altri nomi come Holocaust; Angel Witch; Diamond Head; Tygers of Pan-Tang; Tokyo Blade; Savage. In ogni caso persero il treno così come lo persero molti altri dell’ambiente. Di sicuro l’atmosfera che emanano è intrigante e le tracce hanno un feeling che piace ai cultori. Il loro sound ha contribuito a quel mood che oggi chiamiamo appunto NewWaveOfBritishHeavyMetal, non come momento storico, ma come genere musicale, che ha una sua peculiare caratteristica sonora. Per essere più chiari facciamo un esempio: i Venom sono parte della NWOBHM come movimento culturale, ma non come sonorità che già al tempo stava in una branca differente, che guarda caso oggi viene chiamata  Black. Lo stesso dicasi per i Raven, che invece sono in quella Speed. Ma la vera fede, ricordiamolo, nacque anche da gruppi come i Grim Reaper, creatori di uno spirito underground che oggi è leggenda .

Roberto Sky Latini

Ebony Records Studios
www.grimreaperofficial.co.uk

Side A
See You in Hell
Dead of Arrival
Liar
Wrath of the Ripper

Side B
Now or Never
Run for your Life
The Show must go on
All Hell let loose

Steve Grimmett – vocals
Nick Bowcott – guitar
Dave Wanklin – bass
Lee Harris – drums