Grave T
Silent Water
Eccoci al primo disco di questi “Grave T”, “Silent Water” è il titolo dell’album. Un gruppo proveniente dalla Torino mistica e magica e sembra che musicalmente un alone eterico si levi sopra questo gruppo all’ascolto.
Il materiale pervenuto è datato 2020 più un brano nuovo del 2021 “Revenge”Il lavoro si ascolta da subito molto gradevolmente denotando immediatamente la lunga esperienza strumentale del quartetto:Marco Magnani (Vocals) Nick Diamond (Guitars and Vocals) Davide “Pappa” Paparella (Drums) e Adriano Serafini (Bass Guitar) .
Le radici stoner si sentono bene, ma ovviamente non ci si ferma li, le influenze e gli stili si intrecciano, bisogna dire, con buona consapevolezza e mestiere.Un disco che lascia un buon biglietto da visita, 10 brani che si ascoltano con facilità e aggiungiamoci pure il nuovo singolo Revenge. Quello che ci fanno ascoltare i nostri Grave T è un mix di brani che spaziano dallo stoner appunto, al primo heavy rock con presenze prog.. Non c’è una linea definita, si salta di qua e di la ma con simpatia e buona qualità d’esecuzione.
Come qualità audio diciamo che è buona anche se sembra di ascoltare un disco registrato negli anno 80, il che non è un difetto, anzi dà a questo album un bel suono ruvido e senza fronzoli. Sopratutto basso e batteria presentano sonorità molto belle e piene, cariche di medi. Mi affaccio a ricordi di dischi messi in gioventù :-). Da collega del bassista posso dire che apprezzo lo stile e la scelta dei fraseggi. La batteria si promuove per il continuo sostegno dei pezzi. Il missaggio magari era da lavorarci un po di più, ma nell’insieme non andrei troppo per il sottile. Si apprezza di sicuro il lavoro musicale e si può tralasciare il fattore produttivo.. Questo di sicuro è un gruppo da buttarci sul Pogo ai concerti (che speriamo di riprendere presto) La voce è interessante, il modo di cantare convince anche nell’inglese ascoltato. La chitarra molto buona, efficace, potente, bei riffs e riempie il giusto, torna il discorso del missaggio che non la fa uscire come dovrebbe.. Insomma un disco ben suonato e che comunque si ascolta bene.
“Bloody fountain” Parte subito con un urlo che ti dice, siamo arrivati e spacchiamo di brutto, per lasciarti poi un interrogativo sul cosa ti ricorda.. I ricordi vanno agli Holocaust ed Exciter, ed è un bel ricordo. Cito esclusivamente per dovere di cronaca, anche perché inventare qualcosa oggi sarebbe da maghi e comunque lo stile e l’esecuzione dei Grave T presenta bene le loro sonorità senza essere banali ma buttando dentro con maestria un pò tutto il loro passato. “Wonder” mi piace molto, un pezzo veloce, potente, con carisma del cantante, non ti lascia respirare, chitarra e sezione ritmica eccitante, un pezzo che live fa danni! Bravi! “Two Good Sister” Anche qui c’è poco da perdersi in chiacchiere.. si va all’attacco e vincono! “Sick” Continua la prosecuzione del disco senza perdere un giro di potenza. “ “Silent Water” che da titolo al lavoro dei ragazzi torinesi, parte con riff classici, ruvidi e potenti, senza però colpire a fondo, dandoti quello scossone che aspetteresti, per poi andare nella parte centrale più prog ed evanescente, sicuramente un pezzo da ascoltare più volte. “Blue Whale” Comincia in maniera carina ovviamente partendo dal suono marino di una balena e portandosi al loro rock deciso e potente, arrivando alla parte centrale dove c’è una riduzione del numero di giri con bella chitarra che ricorda il canto della balena iniziale e va verso la fine aumentando la potenza per finire con la balena che ci saluta.. splash! “Human Impact” Altro brano che come parte vien da battere i piedi.. Drums and Bass vecchia maniera che ti fan fare head banging.. averceli ancora.. “Viper” bellissimo brano, non si discosta dagli altri.. potenza e tiro.
“Maiden” parte con una chitarra bellissima, ti prende subito trascinandoti in un blues stupendo, bello l’attacco del basso, un brano all’inizio di sapore old school che poi si apre magistralmente cambiando registro sul rock d’atmosfera prog ston. E così prosegue nei cambi di stile, per poi nella parte centrale cambiare ancora ma creando un po di confusione nell’ascoltatore, che non sa più bene cosa sta sentendo, è ben fatto, ma forse.. e ritorniamo sul discorso produzione. “Era Horizon” Anche questo mi piace particolarmente, bella ritmica, oserei dire qua danno il meglio, si va dall’heavy rock al prog come di consueto però con una marcia in più. Andiamo ora a “Revenge” è il singolo dell’anno scorso, diciamo che si può senz’altro attaccare all’album Silent Water, in quanto non cambia di una virgola lo stile, la registrazione e la resa, potente e carino certamente.
Concludento si può dire, un disco bello, da ascoltare con interesse, di sicuro un buon passo iniziale per vedere nel prossimo lavoro cosa presenteranno i nostri Grave T, diciamo che si promuovono senz’altro per il lavoro e sulla fiducia, sicura, che questo disco presenta, una primo lavoro di prova e sperimentazione, comunque riuscito. Di sicuro un produttore valido e una buona sala registrazione daranno il giusto contributo.
Jos Power
Autoprodotto
www.facebook.com/gravetorino
Bloody Fountain
Grave T Wonder
Two Good Sisters
Sick
Silent Water
Blue Whale
Human Impact
Viper
Maiden
Era Horizon
Marco Magnani – vocals
Nick Diamond – guitars and vocals
Davide “Pappa” Paparella – drums
Adriano Serafini – bass guitar